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Metaverso: cinque chiavi per capirlo

Alla scoperta del Metaverso: 5 elementi per capirlo

 

Complice l’annuncio di Facebook Inc. di cambiare il proprio nome in Meta, per intercettare quello che sembra essere il prossimo capitolo dell’innovazione della customer journey, la nostra concezione di realtà virtuale e di esperienza digitale sta per essere completamente rivoluzionata dall’avvento del Metaverso. Secondo una ricerca di Morgan Stanley, la domanda di prodotti digitali nel luxury arriverà entro il 2030 al valore di 50 miliardi di dollari. Si vuole che l’impatto di questa nuova modalità di relazionarsi coinvolgerà l’identità più profonda che guida i nostri comportamenti di acquisto come consumatori. Ma quali sono gli elementi imprescindibili per avviarci all’esplorazione di questa “ultima frontiera”?


Numero 1 > Il Brand come Spazio Ludico.

 

La gamification si diffonde tra quei brand che vogliono scommettere sull’opportunità di creare un nuovo spazio di interazione ludica con il cliente. E il mondo dei videogame sta insegnando anche all’alta moda come coinvolgere le persone in nuove esperienze virtuali, sempre più realistiche e coinvolgenti: le collaborazioni tra grandi marchi luxury e game studios (ad esempio, “Louis: the game” di Louis Vuitton) sono già una realtà. Il Metaverso, se ben sfruttato, offrirà ai brand la possibilità di interagire con il proprio pubblico in modo emozionante e soprattutto con il linguaggio della Generazione Z, che è destinata a determinare la parte maggiore del fatturato del settore fashion.

 

Numero 2 > Il Metaverso come Spazio Retail.

 

Gli spazi potenzialmente infiniti del Metaverso possono essere pensati in ottica retail. I brand del lusso possono bypassare l’intermediazione di rivenditori e distributori, proponendo direttamente i propri prodotti digitali in flagship store virtuali, customizzati per offrire la migliore e più completa shopping experience. E anche promuovendo la vendita diretta di NFT e prodotti fisici. Il mancato presidio di questo nuovo canale potrebbe nel tempo provocare una perdita importante per chi si trovasse costretto a inseguire i first mover che già stanno investendo in questa direzione.

 

Numero 3 > Sviluppo Sostenibile.

 

La strada verso la sostenibilità passa necessariamente attraverso la riduzione della quantità di prodotto immesso e consumato nel mercato. Nel Metaverso il valore del prodotto è esperienziale e non richiede necessariamente il consumo di materie prime. Naturalmente, sarà fondamentale non perdere di vista l’obiettivo primario dello sviluppo sostenibile, ovvero la riduzione delle emissioni di CO2, prestando attenzione a calcolare l’impatto della nuova tecnologia, con relative infrastrutture, sull’atmosfera.

 

Numero 4 > Customer Journey & Data Inspiration.

 

Il brand, attraverso una nuova alchimia di intrattenimento e retail, avrà l’opportunità di creare un rapporto più diretto e personale con il cliente. La produzione di big data fornirà una restituzione importante e la loro analisi diventerà ulteriormente uno strumento fondamentale per guidare le scelte strategiche e il posizionamento dei brand. Una grande moltitudine di dati costantemente aggiornati su preferenze e sentimenti dei consumatori sarà il costante afflusso derivante dalle loro interazioni nel Metaverso.

 

Numero 5 > Keep It Human.

 

Questo è, in realtà, più un consiglio rivolto ai brand che scelgono di esplorare il nuovo mondo. Il vero vantaggio competitivo si realizzerà per quei player che sapranno far vivere la tecnologia come esperienza dell’essere umano per l’essere umano. L’innovazione non si intende più come qualcosa da imporre, ma come elemento di una journey identitaria che trova una sintesi armonica di digitale e analogico in continua evoluzione, nell’esperienza umana. Il retail quindi non deve perdere di vista la sua funzione fondamentale di espressione della nostra più autentica identità e, anche nel mondo ibrido del Metaverso, deve ambire a essere un “retail for humans”.

 

In collaborazione con LINEAPELLE MAGAZINE.