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Travel retail, il mercato ha ripreso a viaggiare

Dal TFWA di Singapore previsioni di successo per i duty free che interpretano meglio il cambiamento. La Cina più veloce di tutti ma ancora ferma al 40% dei numeri pre-covid.

 

I passeggeri stanno tornando: soprattutto in Occidente, siamo vicini a un ripristino dei numeri pre-pandemia. In Italia, secondo l’Osservatorio EY Future Travel Behaviour, i passeggeri in partenza o in arrivo negli aeroporti sono cresciuti del 56% nei primi tre mesi del 2023 e hanno ormai raggiunto il 95% dei volumi 2019. Molto più in basso la Cina, che mira a raggiungere il 32% dei numeri pre-covid nel secondo trimestre e il 40% a fine anno, ma si rialza a grande velocità (Asia e Pacifico sono le aree più dinamiche del momento) e varrà il 60% della crescita del lusso da qui al 2030. Anche la spesa media per passeggero, cresciuta di cinquantaquattro dollari nel 2022, si accinge a superare i livelli pre-covid, mentre in Medio Oriente è già oltre. Un big player come Dufry ha celebrato una crescita a tripla cifra (+113%), forte anche della recente fusione con Autogrill che dà un segno dei grandi mutamenti in corso, non solo a livello di industry.

Cardine del grande evento annuale organizzato a Singapore da TFWA (Tax Free World Association) è stata una profonda riflessione sui mutamenti economici, commerciali, culturali e geopolitici che investono il settore duty free e travel retail. «La ripresa del travel retail ha superato le aspettative – ci racconta Hugo Vanderschaegh di Altavia Travel Retail, di ritorno da Singapore – la sfida adesso consiste nel far fronte a questa rapida ripresa, nel mantenere la promessa di “ottimi affari” che i passeggeri si aspettano dai negozi duty free e, allo stesso tempo, nell’adattarsi ai nuovi comportamenti e alle nuove attese dei consumatori, che sono valori socio-ambientali, comunicazione omnichannel, esperienza immersiva all’interno del punto vendita». La business unit di Dubai guidata da Vanderschaegh, che ha ulteriormente rafforzato le sue competenze trasversali nel travel retail e la sua presenza in Cina grazie alla recente acquisizione di Sina Retai, è tra gli operatori che accompagnano i protagonisti del DF&TR nel percorso di evoluzione verso queste nuove sfide.

I primi dati sotto la lente della conferenza internazionale di TFWA riguardano le abitudini di viaggio, dove si delineano tre macro-trend: passeggeri più giovani, aspettative più alte, viaggio multiforme (cioè multi-meta, multi-scopo, come accade nel fenomeno del bleisure). Attraverso i siti di imbarco, i nuovi viaggiatori riflettono nella relazione con i travel retailer le nuove aspettative e abitudini di consumo. Dal 2019 è cresciuta di dodici punti la percentuale di duty free shopper alla ricerca di promozioni interessanti (43%), ma gli attribuiscono anche più fiducia per la ricerca di un regalo (39%) e mostrano maggiore curiosità verso nuovi prodotti o edizioni speciali (34%). Per il presidente di TFWA, Erik Juul-Mortensen, c’è una forma di “patriottismo” che riavvicina il consumatore ai brand locali: un legame emotivo che si sta rafforzando e può dischiudere nuove opportunità per duty free e travel retailer che sappiano approfondire la relazione con il territorio.