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Marcella Volpe

Un gioco, un delivering “di lusso” e una iniziativa per sostenere i creativi

Mai come sotto le feste, i brand sperimentano nuovi formati per attrarre clienti e attirare attenzione

Brani di letteratura sulle confezioni alimentari, prezzo fai da te e carrelli della spesa per votare la sostenibilità. Tre esempi per un retail che guarda al sociale

La migrazione degli utenti da X potrebbe portare alla nascita di nuove piattaforme specializzate o di nicchia e favorire la crescita di social network basati su interessi specifici o su comunità più ristrette

Siamo andati a visitare il flagship store Eataly di Milano, in piazza XXV aprile, che ha appena riaperto dopo un’importante trasformazione, non solo di layout, per festeggiare i suoi primi dieci anni.

La crisi climatica e le mutevoli preferenze dei giovani incidono profondamente sul mercato, che per riprendersi deve puntare su un nuovo modello di produzione e su vini più facili.

Servire la clientela, sorvegliare gli scaffali e gestire il delivery diventano attività sempre più automatizzate (e meno costose) grazie alla ricerca dell'industria tech nelle applicazioni retail.

Le ultime attivazioni nel beauty retail cavalcano la solidità del settore (e la versatilità del prodotto di bellezza) per sperimentare innovazioni e strategie di customer engagement.

Per soddisfare i clienti che cercano l'eccellenza si deve puntare su qualità accessibile e sulla costruzione di legami, senza smarrire l'essenza democratica della GDO.

A pochi giorni dall’inaugurazione dei Giochi, alcuni segnali fanno pensare che l’impatto sul commercio potrebbe essere deludente.