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Italia-Francia, anche nel lusso è un derby

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Più di tre quarti della moda di lusso è prodotta in Italia, ma il mercato soffia a favore della Francia che continua a ingrandire i suoi gruppi più importanti.

Secondo una ricerca della piattaforma di shopping Ubuy, la classifica dei dieci brand di lusso più popolari al mondo comprende Louis Vuitton, Dior, Gucci, Chanel, Versace e Prada. Seguono i marchi statunitensi Michael Kors, Ralph Lauren e Coach. Anche gli svizzeri hanno un marchio nella top ten: Rolex. Negli ultimi anni questi marchi sono diventati sempre più importanti, con l’Europa che pesa per un terzo delle vendite globali, in crescita del 32% rispetto al 2010.

Le prime quattro aziende del lusso in base al valore azionario sono LVMH, L’Oreal, Hermes e Christian Dior (di proprietà di LVMH). E sono tutte aziende francesi. In cima alla classifica del lusso c’è quindi LVMH, che oggi è l’azienda di maggior valore in Europa con una valutazione di oltre quattrocento miliardi di dollari. Nel corso degli anni Hennessy Louis Vuitton ha effettuato numerose acquisizioni e creato un formidabile portafoglio di marchi, tra cui spiccano Fendi, Loro Piana e Bulgari. L’altra francese Kering ha adottato una strategia simile portando in casa brand come Bottega Veneta e Brioni, che le apportano un valore di oltre sessanta miliardi di dollari. Significativo che tutti questi marchi siano italiani: per il patron di Tod’s Diego della Valle “non esiste rivalità tra moda italiana e francese“, eppure i due grandi gruppi del lusso con sede a Parigi tengono gli occhi puntati sulle nostre griffe. Ma nonostante il passaggio di proprietà di molti di questi marchi, il nostro paese continua a rappresentare una percentuale fortissima della produzione del lusso. Secondo un rapporto Pambianco-PwC, il 78% della moda di lusso globale è prodotto in Italia.

Sarà quindi interessante vedere come si evolverà la situazione per Armani e Dolce & Gabbana, grandi aziende del lusso ancora caratterizzate da una conduzione familiare, che si troveranno a dover gestire con sensibilità la pianificazione della successione dei loro fondatori non più di primo pelo.

(Da altavia.watch UK)