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GDO verso l’AI, ma il consumatore guarda il prezzo

private label industria di marca

Cresce la competizione tra GDO e industria di marca nelle strategie anti-inflazione. Ce la fanno i retailer – come Esselunga – che superano la sfida dei prezzi.

 

Industria di marca vs Marca del distributore

Il protocollo antinflazione proposto da Adolfo Urso, Ministro delle Imprese, ha suscitato reazioni contrastanti. Le aziende della distribuzione moderna hanno accolto con disponibilità ma senza entusiasmo l’iniziativa, mirando a contrastare l’inflazione per proteggere il potere d’acquisto. Le associazioni industriali, invece, hanno respinto l’idea, temendo impatti sulla libera concorrenza e citando l’incertezza delle materie prime e dell’inflazione. La distribuzione si è impegnata a contenere i prezzi per aiutare le famiglie. Le tensioni tra industria e distribuzione dunque aumentano, con il retail che cerca vicinanza col governo per attenuare l’aumento dei prezzi (ma al contempo favorisce largamente i prodotti a marchio privato), mentre l’industria preferisce tagli fiscali e IVA. Le modalità operative del protocollo saranno discusse a settembre.

Grande intelligenza specializzata

Il gruppo tedesco Dm-drogerie markt ha introdotto dmGPT, un chatbot basato su intelligenza artificiale (IA) per i dipendenti della sua sede centrale. Utilizza la versione aziendale di GPT-3.5 e offre funzioni simili a ChatGPT, lavorando su infrastruttura cloud proprietaria per la sicurezza dei dati. Il CEO Roman Melcher adesso mira a posizionare l’azienda come pioniere dell’intelligenza artificiale nel retail. Dopo una fase pilota positiva, il chatbot supporta attività come modifica testi, assistenza nella programmazione, correzione errori e creazione di contenuti. C’è di più: dmGPT aiuta anche nella ricerca e creazione di piani editoriali per i social. Si adotta l’approccio ‘Human in the Loop’ per preservare decisioni umane nell’uso dell’IA.

Chiacchiere online, quello che conta è il prezzo

Reputazione in rete: sul podio delle insegne più discusse (ma comunque apprezzate) secondo l’Osservatorio di Comin & Partners ci sono la numero uno della GDO e la numero uno del canale discount, cioè Conad (secondo posto con 8.610 menzioni) ed Eurospin (terzo posto con 6.373). Dopo di loro si succedono Lidl (3.170), Coop (2.804), Despar (577), Carrefour (304), Aldi (230), Penny Market (172) e Iper (142). Ma la prima tra tutte è Esselunga (9.636). Secondo l’indagine, il primo argomento in base al quale ci si confronta sulle insegne di riferimento è il prezzo, che raggiunge picchi del 68% nel caso di Coop, del 67% quando si parla di Lidl e del 63% nelle conversazioni su Eurospin.