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Store, la sfida del fisico

Il nuovo negozio ibrido aperto nel quartiere della moda milanese rilancia il tema degli acquisti online vs acquisti in store.

 

Dai primi di agosto ha aperto, in pieno Quadrilatero milanese, il primo negozio di lusso completamente ibrido. Si tratta dellla rinnovata boutique Larusmiani che propone, ora, un’esperienza di shopping al passo con le nuove tendenze del mondo retail, grazie a soluzioni come il camerino virtuale, l’ologramma per la vetrina e telecamere intelligenti per una gestione più efficiente degli spazi.

Eh sì, perchè è vero che compriamo sempre più online e che compreremo sempre di più su piattaforme digitali (se nel 2023 si calcola un mercato globale da 7,1 miliardi di dollari, nel 2028 si parla di una dimensione pari a 13,5 miliardi di dollari), ma è ugualmente vero che nemmeno le giovanissime generazioni di oggi (che saranno i consumatori maturi di domani) sono immuni al fascino del caro, “vecchio”, negozio analogico.

Di recente i volumi di spesa della Gen Z e dei Millennials, nel segmento luxury, hanno superato quella di Gen X e Boomers. Ma tutte le fasce d’età continuano a preferire l’acquisto in negozio rispetto a quello sulle piattaforme e-commerce. Meglio: i consumatori trovano una discrasia tra l’esclusività e la personalizzazione dell’esperienza di shopping in store, riscontrando una soddisfazione a doppia cifra nei negozi fisici di alta gamma.

Vinceranno quei retailer che sapranno capire come muoversi tra le varie soluzioni digitali che offre il mercato (spoiler: al momento AI batte Metaverso) e che (magari!) riusciranno a eliminare la frustrazione e la fatica che seguono l’acquisto online di un capo sbagliato, restituendo il piacere di uno shopping online piacevole (quasi) come quello in store.