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Mastodon, BeReal e l’approccio no stress al mondo social.

Mastodon, BeReal e l’approccio no stress al mondo social.

Mentre Meta e Twitter licenziano e rivedono le loro strategie, emergono nuovi competitor più orizzontali e creativi.

 

Leggendo le notizie delle ultime settimane si ha l’impressione che nel mondo dei social stia facendo capolino un cambiamento che va al di là degli assetti societari e dei bilanci trimestrali e che riguarda, un po’ di più, il modo in cui gli utenti vogliono stare su network e piattaforme sociali.

 

Andiamo con ordine. In questi giorni, proprio quelli delle importantissime elezioni di midterm,  stiamo assistendo all’insediamento di Elon Musk su Twitter. Insediamento fatto a colpi di licenziamenti (e precipitose riassunzioni), annunci di nuovi abbonamenti per privilegiati, assicurazioni alle aziende e celebrities perché non abbandonino la piattaforma e, nello stesso tempo, porte aperte a complottisti, manipolatori e propaganda sotto il grande ombrello dei  free speech.

 

Anche sotto il cielo di Meta la situazione è confusa. Dopo lo scivolone di cui avevamo parlato settimana scorsa, oggi il Wall Street Journal ha riportato la notizia di probabili e imminenti licenziamenti che riguarderebbero “migliaia di persone”. Si tratterebbe della prima operazione del genere nella storia della compagnia ed è lecito chiedersi, a questo punto, se il Metaverso potrà sopravvivere alla crisi di Meta.

 

Contestualmente si stanno facendo strada nuovi social, che si basano su una filosofia differente: meno aggressivi, meno patinati, fondati sul concetto della open community. Quello di cui si parla di più, in queste ore, è Mastodon, social “anti Twitter” e “anti Meta” (semplificando moltissimo) che in queste ore vede un vero e proprio boom di iscrizioni.

 

Mastodon si descrive come come la più grande rete di microblogging open-source e decentralizzata, una sorta di “Twitter autogestito dagli stessi utenti” che ha sostituito al Metaverso il Fediverso, un universo federato composto da più di 9000 siti che possono comunicare tra loro, anche se appartengono a provider differenti.

 

Se Mastodon gioca sul fatto di essere un Twitter senza “padroni”, BeReal emula Instagram togliendo importanza a tutti gli aspetti legati alla performance (i filtri, i like, i followers) e all’esaltazione delle proprie scelte di acquisto in chiave influencer.

 

Nei prossimi mesi vedremo se queste comunità online resteranno oasi per pochi e informati internauti oppure no. Al momento quello che sembra interessante è che la richiesta degli utenti, Generazione Z in primis, è che i luoghi di ritrovo in rete siano senza stress e rumore. E già questo è un dato piuttosto interessante.