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Esperienza gourmet anche per il pet (e l’export italiano cresce).

Esperienza gourmet anche per il pet (e l’export italiano cresce)

 

Tra consumi sempre più alti e nuovi brand che diversificano l’offerta, cresce a doppia cifra l’export di mangimi italiani per cani e gatti.

 

Un business da duecento miliardi.

 

Il mercato dei prodotti pet nel 2022 ha raggiunto i centocinquanta miliardi di euro di fatturato, con una crescita del 5,5% rispetto al 2021 che potrà proseguire con un ritmo ancora più serrato nei prossimi anni, raggiungendo duecento miliardi entro il 2025. Per molti, l’animale domestico è equiparabile a un figlio, e le spese che sono disposti a sostenere per lui superano spesso quelle necessarie al mantenimento. Ma l’andamento globale non è sempre omogeneo nei diversi stati: protagonista assoluta è la Cina, con un impressionante +27%; ma anche nel mercato italiano, seppur con numeri più contenuti (+8,4%), gli investitori sembrano scorgere interessanti prospettive. Così Allianz G.I. che ha appena lanciato un fondo per scommettere su aziende che abbiano il pet come core business o parallelo ad altre attività. Crescono poi i servizi accessori per gli animali, con offerte sofisticatissime (alcune agenzie organizzano anche matrimoni per cani), e cresce la domanda di prodotti alimentari di qualità, con un’attenzione sempre più diffusa alla loro sostenibilità.

 

Trasparenza ed eleganza, le qualità dei nuovi brand.

 

Si è da poco aperto al mercato italiano Anifit, produttore svizzero di pet food da oltre venti milioni di fatturato, inaugurando a Verona la prima sede di Aninature: un nuovo brand che dichiara al 100% ogni singolo ingrediente, al fine di rendere il consumatore più consapevole di ciò che mette nella ciotola del suo amico a quattro zampe. L’offerta di Aninature, insieme a una selezione di prodotti naturali e poco elaborati, propone quindi etichette “trasparenti” che indicano l’origine degli ingredienti e minuziose numeriche sulle componenti del prodotto finito.

L’attenzione al prodotto si vede anche dalla cura per il packaging, per cui l’eleganza del design di Genuina Pet Food , fondata nel 2019, ha certamente favorito il contatto tra l’azienda e importanti player della moda, favorendo interessanti collaborazioni come la partecipazione a PittiPets 2023. Questa new entry italiana del pet food punta tutto sulla qualità: secondo i fondatori Marcello e Filippo Negri, Genuina si rivolge a chi cerca cibo sano e naturale per il suo animale, rappresentando una validissima alternativa alla cucina domestica. Arrivati in tre anni a un fatturato di seicentomila euro, hanno fissato un traguardo di due milioni al 2026, puntando soprattutto sull’espansione nei mercati esteri. L’Italia infatti si candida come leader delle esportazioni, spingendo un già rinomato “pet food made in Italy” che vale centotrentatré milioni e cresce a doppia cifra (+22%).

 

Status symbol, gli abbonamenti gourmet.

 

La crescente, diffusa abitudine ai servizi di abbonamento non riguarda soltanto le serie tv e i car sharing, ma da qualche tempo abbraccia anche il cibo per animali. La subscription economy, che regala liquidità ai retailer e comodità ai consumatori, si amplia con servizi in abbonamento che permettono di ricevere a casa il cibo per cani (ma anche per gatti in alcuni casi). L’offerta degli abbonamenti è fatta in gran parte di alimenti freschi, selezionati per soddisfare le esigenze specifiche di ogni singolo animale, e può essere finemente personalizzata inserendo dati come età, peso, problemi di salute e grado di attività giornaliera degli amici a quattro zampe.