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Vinted dichiara guerra alla contraffazione

La piattaforma C2C, specializzata nella vendita di abbigliamento di seconda mano, sta sviluppando un  servizio per verificare l’autenticità dei marchi di lusso e dei prodotti di alta gamma.

 Il nuovo strumento sarà disponibile agli acquirenti pagando un supplemento di dieci euro sul totale acquistato. I prodotti  saranno inviati a un centro di controllo ad Amburgo ed esaminati da squadre di esperti qualificati. Questo servizio, infatti, può contare sull’expertise della piattaforma del lusso tedesca Rebelle, acquisita Vinted lo scorso anno.

“Da quando abbiamo fondato Vinted, quindici anni fa, il nostro impegno è sempre stato quello di rendere la moda di seconda mano una scelta appetibile per tutti. Consideriamo questo nuovo strumento un significativo  passo avanti nella nostra aspirazione di offrire  alla clientela un’esperienza all’insegna della massima fiducia”, ha dichiarato il CEO di Vinted, Adam Jay. 

“Per questo obiettivo abbiamo lavorato duramente, fino ad arrivare ad offrire un servizio di verifica affidabile a un prezzo accessibile.”

Dei badge identificativi permettono ai clienti di sapere su quali articoli il servizio è già disponibile. Al momento i marchi sono più di cento, tra cui Jacquemus, Adidas, Bottega Veneta e Céline.

 L’articolo che si rivela falso viene rispedito al venditore e non può essere rimesso in vendita, e se un utente di offre ripetutamente prodotti non autentici su Vinted il suo account viene bloccato. 

L’acquirente, invece, viene rimborsato interamente dei costi di acquisto, servizio e spedizione.

Con questa iniziativa, il marchio dà prova della volontà di crescere elevando la qualità della sua offerta. Il  mercato della moda di seconda mano in Europa al momento vede come protagonisti, Vinted e Vestiaire Collective, quest’ultimo noto proprio per il suo posizionamento nei settori premium e luxury.