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Recensioni online, Amazon combatte le false e riassume (con l’AI) le vere

L’azienda statunitense torna agguerrita sul tema delle recensioni. Due broker denunciati e un’accelerata allo sviluppo dello strumento che sintetizza i feedback degli utenti.

 

Molto spesso, prima di comprare un prodotto online, ci si affida alle recensioni degli utenti che lo avevano già testato. Non sempre, però, i feedback che si leggono in rete sono veritieri. 

Amazon già da tempo ha dichiarato guerra alle recensioni false, con l’obiettivo di garantire ai suoi clienti un’esperienza di acquisto sicura ed affidabile. Come riporta l’Ansa, Amazon – e più precisamente Dharmesh Mehta, Vice President Selling Partner Services dell’azienda – si è espressa chiaramente sulle proprie policy. «Abbiamo politiche chiare che vietano l’abuso delle recensioni e sospendiamo, blocchiamo e intraprendiamo azioni legali contro coloro che violano queste politiche, oltre a rimuovere le recensioni non autentiche».

Difatti, non sono tardate ad arrivare nuove denunce. L’azienda di Seattle ha recentemente presentato due querele contro i broker PMNLWeb e ProAmazonService. Si tratta di aziende specializzate nella vendita di fake review. I broker contattano gli utenti tramite social media, siti web o servizi di messaggistica, per spingerli a scrivere recensioni false in cambio di denaro, prodotti gratuiti o altri incentivi. Negli anni, grazie all’utilizzo del machine learning e all’intervento umano, Amazon è riuscita a rilevare e bloccare oltre duecento milioni di commenti finti.

Ma l’azienda vuole fare di più per rendere la navigazione delle recensioni meno labirintica. Secondo quanto riporta l’Associated Press, Amazon sta lavorando ad una funzione che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa per riassumere le recensioni sui prodotti in un’unica sintesi che orienti e velocizzi, così, l’esperienza d’acquisto. 

Anche Google si sta muovendo in tal senso. La big tech ha svelato che l’IA generativa di Google Search Generative Experience, presto potrà riassumere gli articoli presenti in rete, in modo da ridurre drasticamente i tempi di lettura. Lo strumento potrà analizzare i risultati di ogni ricerca e fornire le informazioni principali sulla query inserita. (S)fortunatamente dovremo leggere autonomamente ancora per un po’. Un primo round sperimentale è in fase di rollout sulle app di Google Chrome su iOS e Android, ma sarà limitato a pochi utenti statunitensi.