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Travel retail, rinascita con un record per le bollicine italiane

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Settore in crescita con volumi vicinissimi (95%) al periodo pre-covid. Nuovi brand di bellezza per Millennials e GenZ, italiane le bollicine duty free più vendute al mondo.

Forse per togliere la patina un po’ austera dell’aeroporto, o anche per sdrammatizzare la tensione del volo, il mondo delle bollicine riscuote sempre più successo nel mercato duty free e travel retail di tutto il mondo. In verità non si tratta solo di viaggi per aria: dall’osservatorio IWSR di Londra (International Wines and Spirits Record), primaria fonte di dati e analisi sul mercato degli alcolici con occhi su più di centosessanta nazioni, emerge che spumanti, champagne e cava spopolano in tutti i luoghi del commercio tax free (stazioni, porti, navi da crociera e altre zone franche). E il record di vendite della categoria è tutto italiano: al primo posto nel mercato mondiale duty free e travel retail c’è il Bottega Gold, prosecco doc da circa venti euro in una confezione tutta dorata. Il produttore stesso, la trevigiana Bottega Spa, dal 2014 è una realtà importante del travel retail con la propria insegna “Bottega Prosecco Bar”: trenta punti vendita nel mondo con ricavi da venticinque milioni di euro (un quarto di tutto il fatturato Bottega) e un progetto di espansione che contempla premium shopping mall e hotel a cinque stelle.

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A dominare incontrastato il travel retail è il settore della bellezza, dove crescono per fatturato e visibilità anche marchi di nicchia che incontrano il gusto e i valori dei consumatori più giovani. L’influenza di Millennials e GenZ sul mercato è in crescita e anche su questo canale spinge brand ispirati ai valori di sostenibilità e autenticità: accanto ai classici Chanel, La Mer e Shiseido, adesso si trovano nomi più giovani come Grown Alchemist, Malin + Goetz, Sol de Janeiro e Tata Harper. In più, profumi e cosmetici continuano a esprimere un grande potenziale nelle vendite di souvenir tax free grazie all’intensa produzione di referenze esclusive, edizioni limitate, co-marketing e promozioni uniche che sono tipiche della categoria, e vengono continuamente introdotte in assortimento.

Complessivamente, risultati e prospettive del travel retail sono buoni anche per le altre categorie merceologiche. Lo shopping è una parte importante dell’esperienza di viaggio e le statistiche lo confermano, collocandolo tra le prime cinque motivazioni per cui le persone viaggiano. In Italia, secondo l’Osservatorio EY Future Travel Behaviour, i passeggeri in partenza o in arrivo negli aeroporti sono cresciuti del 56% nei primi tre mesi del 2023 e hanno ormai raggiunto il 95% dei volumi del 2019. Notizie meno buone dalla Cina, dove un faticoso 40% dei numeri pre-covid potrebbe essere raggiunto a fine anno, ma nel medio periodo ci si aspetta un rapido rialzo, tenuto conto che Asia e Pacifico sono le aree più dinamiche del momento e che la Cina potrebbe essere acquirente di maggioranza – con il 60% – per i beni del lusso nel 2030. Veloce il Medio Oriente, dove non c’è guerra, che ha superato la spesa media per passeggero del 2019.