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TikTok, una strategia per affrontare la crisi in USA

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La parola d’ordine è rassicurare gli investitori, che ByteDance non spegnerà i 170 milioni di account americani senza prima aver dato battaglia in tribunale.

TikTok non si arrende, di fronte alla possibile emanazione del divieto da parte del congresso americano che bloccherebbe il traffico del popolarissimo social media nel territorio degli Stati Uniti. A New York, in occasione di una recente conferenza stampa per i suoi inserzionisti, TikTok ha quindi esposto la sua strategia di difesa di fronte ai legislatori statunitensi, che chiedono la separazione dalla società madre ByteDance, pena il divieto. Blake Chandlee, che presiede le Global Business Solutions di TikTok, ha espresso la sua gratitudine ai brand per il loro continuo sostegno e ha definito incostituzionale la legge, spiegato che l’azienda è pronta a impugnare la decisione in tribunale. Ha poi dichiarato il fermo impegno di TikTok a difendere le sue attività e gli interessi dei partner commerciali.

Con oltre centosettanta milioni di utenti attivi mensili negli Stati Uniti e notevoli entrate pubblicitarie, TikTok conta dunque sulla sua capacità di mantenere un ambiente commerciale redditizio per i suoi partner a stelle e strisce. Anche il CEO Shou Zi Chew, con un video su X poi ripreso da BFM TV, ha ribadito chiaramente la posizione dell’azienda. Rivolgendosi agli inserzionisti, ha promesso: «Continueremo a lottare per i vostri diritti nei tribunali». L’intenzione è far passare il messaggio che TikTok rimarrà una piattaforma pubblicitaria stabile e sostenibile, di cui ci si può fidare, nonostante l’incertezza normativa.