Blockchain e criptovalute, da Napoli un nuovo modo di fare fast food
Cinquemila soci e nessun manager per il primo fast food guidato da una community. Nel menù pollo e insalate, sul tavolo centinaia di richieste di franchising.
Una community di cinquemila membri su Discord, cinquantamila follower su X (Twitter) e oltre quattrocento richieste di franchising arrivate sul tavolo, da paesi di tutto il mondo: sono questi i numeri di Welly, un innovativo modello di fast food che ha catturato l’interesse di molti e potrebbe ribaltare i fondamenti dell’experience e del business nel mondo della ristorazione. Tre sono i capisaldi di questo modello secondo i suoi fondatori: benessere, partecipazione e trasparenza. Ma anche una collaborazione con Shiba Inu, una delle più importanti criptovalute al mondo, che ha deciso di scommettere su un giovane team napoletano e su un menù di pollo e insalate.
«Vogliamo essere il primo fast food al mondo guidato talmente dalla nostra community» ha dichiarato Paolo Bellucci, membro del team. Uno degli aspetti più innovativi risiede infatti nella qualifica di DAO (Decentralized Autonomous Organization), per la quale Welly è un’organizzazione gestita dalle decisioni degli investitori, noti come “holder”. Questi investitori hanno un’influenza diretta su molti aspetti del marchio, dalla progettazione all’identità di marca, dalle decisioni strategiche alla logistica, secondo un sistema paritario, trasparente e rigorosamente digitale di assegnazione. In questo modo, Welly mira a diventare il primo fast food al mondo guidato completamente dagli azionisti, dove la piattaforma di comunicazione Discord (marchio statunitense, in voga soprattutto tra comunità di videogiocatori) diventa centrale per gestire operazioni societarie.
L’idea di creare un fast food così innovativo era nata in seguito al successo di una collezione NFT (Token Non Fungibili) lanciata dal team, che ha attirato l’attenzione di Shiba Inu e poi l’ha portata dentro il progetto. Ma il successo di Welly è dovuto anche a una squadra altamente competente e multidisciplinare: Gianmaria d’Aniello, Paolo Bellucci e Vincenzo Maietta per il marketing e la web 3; Stefano Guglielmini e Roberto Bianco con la loro esperienza nel settore della ristorazione. Il reparto dell’innovazione tecnologica è guidato dal team “Katametron” sotto la guida di Francesco Capasso.
La tecnologia blockchain è posta a garanzia della massima trasparenza all’interno di Welly, certamente tra i soci ma anche nei confronti dei clienti. Grazie a una supply chain totalmente tracciabile, i consumatori possono accedere a informazioni dettagliate sulla provenienza di ogni ingrediente. Il menu di Welly si concentra principalmente sul pollo, ma presenta anche influenze della cucina mediterranea, con molte alternative salutari. Questo approccio si traduce in un menù equilibrato che riesce a soddisfare la forte domanda di tracciabilità delle materie prime.
Welly sta per aprire il suo primo negozio a Napoli, seguito dalla prima ghost kitchen dedicata alle Welly salad. Questi prodotti saranno disponibili non solo nei ristoranti, ma anche sugli scaffali dei supermercati. Tra le opportunità di investimento, Welly prevede ghost kitchen, vending machine, locali take-away e flagship store. L’apertura del primo franchising è prevista entro la fine del 2023. Dopo la pizza, Napoli è pronta per una nuova rivoluzione?