Tecnologia e strategie mirate diventano essenziali per valorizzare uno degli appuntamenti più caldi dell’anno. Basta un sito web un po’ lento per cedere quasi metà dei visitatori ai propri competitor.

Nonostante la crescente popolarità del Back Friday in tutte le fasce della popolazione, il contesto economico potrebbe frenare gli entusiasmi. Secondo una ricerca di Shopify, il 67% degli italiani ha ridotto la spesa discrezionale negli ultimi mesi, un dato coerente con le previsioni 2025 di NielsenIQ. Tuttavia, il 65% dichiara di voler approfittare del Black Friday, con uno scontrino medio previsto di 219 euro. Questo comportamento segnala una tendenza a concentrare gli acquisti anziché aumentarli, con il rischio di erodere i margini per il retail. Inoltre, emerge una pianificazione sempre più anticipata: il 22% degli acquirenti prepara le proprie wish-list già a partire da giugno (dati Idealo).

La fascia 18-34 anni si dimostra la più dinamica in vista del Black Friday 2024, forte del fatto che il 51% dei consumatori più giovani utilizza regolarmente Instagram per fare acquisti, seguito da YouTube (45%) e TikTok (42%). Il fenomeno del social commerce si intreccia con l’approccio omnicanale, dove due consumatori su cinque dividono equamente gli acquisti tra online e offline. Secondo PwC, il 45% di chi inizia il processo online lo completa in negozio, a conferma della crescente integrazione tra i canali.

Con un tasso di abbandono dei carrelli che sfiora il 70% (dati Toptal), le aziende devono concentrarsi sull’esperienza utente per non perdere vendite. I siti web lenti o poco funzionali spingono il 40% degli utenti ad abbandonare l’acquisto. Investire in test di usabilità, velocità e sicurezza diventa cruciale, soprattutto alla luce dei rischi informatici: il 32% degli attacchi digitali colpisce gli e-commerce, un problema che coinvolge spesso anche le PMI. Test come pentesting e bug bounty si rivelano strumenti essenziali per garantire un’esperienza più sicura e performante.