Mapic 2024, i centri commerciali allungano la vita della città
Cresce il leisure e sposta il baricentro dei nuovi mall. A Cannes i protagonisti del retail real estate si confrontano anche su sostenibilità, mixed-use e rigenerazione urbana.
Si è conclusa da pochi giorni la ventinovesima edizione di Mapic, che anche quest’anno ha portato a Cannes operatori del retail real estate e investitori da tutto il mondo per creare nuovo business e trattare temi sentiti come la sostenibilità, l’integrazione tra fisico e digitale e l’evoluzione degli spazi retail in funzione delle esigenze dei tenant e dei consumatori. Un punto focale del dibattito ha riguardato il ruolo crescente del mixed-use development, che guida l’integrazione di negozi, uffici, abitazioni e spazi di intrattenimento in un unico ecosistema urbano. Questo trend rappresenta una risposta diretta alle nuove abitudini di molti consumatori che cercano esperienze fluide e multidimensionali, ovvero la possibilità di fare acquisti, lavorare e trascorrere il tempo libero nello stesso luogo. L’abitudine allo smart working, inoltre, spinge molte persone a preferire contesti urbani con maggiori comodità e a ridurre i lunghi spostamenti.
Tra gli esempi più significativi, c’è il progetto in costruzione di Westfield, Hamburg-Überseequartier, che combina retail, cultura e soluzioni residenziali in una prospettiva interamente sostenibile. L’iniziativa si distingue per l’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale, la creazione di sistemi di efficientamento energetico e di gestione delle risorse idriche. Inoltre, integra spazi verdi (duecentomila mq) e percorsi pedonali che favoriscono mobilità leggera e un miglioramento per tutta l’area urbana circostante. L’obiettivo è attrarre milioni di visitatori ogni anno.
Anche il progetto Retailtainment di ECE Marketplaces, diffuso in vari paesi UE, ha mostrato come il mix di funzioni possa aumentare il tempo di permanenza e l’attrattiva degli spazi. Questo approccio prevede l’inclusione di aree tematiche per il gioco dei bambini, spazi per eventi temporanei e installazioni interattive che favoriscono l’engagement dei visitatori. Dati ECE confermano che cinema, parchi di realtà virtuale e concerti possono incrementare il traffico nei mall del 20%.
Nhood, tra gli sponsor dell’evento, ha annunciato la costituzione insieme a Ceetrus e Banque des Territoires della società immobiliare Régénimo, dedicata alla trasformazione di siti commerciali e ex-aree industriali. Nei prossimi anni, l’obiettivo sarà costruire più di seicentoquarantamila mq di superficie a uso misto – tra cui tremila unità abitative – su aree dismesse e zone di sviluppo urbano riconvertite, incoraggiando anche il rinverdimento.
In tema di digitalizzazione, si sono viste soluzioni che sfruttano tecnologie avanzate per migliorare l’esperienza dei consumatori e ottimizzare la gestione degli spazi. La piattaforma Phygital Spaces, sviluppata da Klepierre, ha dimostrato come sia possibile combinare il meglio del fisico e del digitale, proponendo un modello che integra e-commerce, data analysis e servizi personalizzati per il cliente. Dal punto di vista dei tenant, è emersa la necessità di una maggiore flessibilità contrattuale e di spazi più adattabili a modelli di business in continua evoluzione. Diverse aziende hanno presentato soluzioni innovative, come temporary store adattabili a differenti target e periodi dell’anno: una pratica che consente di ridurre i rischi e massimizzare il ritorno sugli investimenti.