Private Labels : da Eurospin a Coop le novità nel mondo GDO.
Le marche del distributore attraggono sempre più consumatori e diventano sempre più “buone” (in ogni senso).
Nata per attrarre una fetta di consumatori, grazie alla leva del prezzo, la marca privata del distributore sta diventando sempre di più un elemento determinante del posizionamento del marchio, sviluppando un’identità a sé stante, capace di creare fidelizzazione e di aiutare i consumatori nell’era della crescita dell’inflazione. Lo hanno evidenziato i dati di QI Nielsen, usciti in settembre, che hanno sottolineato la correlazione tra l’aumento dell’inflazione dei mercati e la velocità di crescita delle Private Labels.
Lo dimostra il successo costante dei prodotti a marchio del distributore che non solo prosperano, ma addirittura aumentano in varietà e mietono successi: Eurospin che lancia la sua marca Premium “Amo Essere Eccellente”, Carrefour che ha deciso un incremento delle quote dei prodotti private label, Esselunga, il cui panettone artigianale Elisenda sale sul podio dei migliori panettoni nella classifica di Altroconsumo.
Insomma, sono davvero passati i tempi in cui i prodotti a marchio erano un po’ l’equivalente del farmaco generico: triste nella confezione e poco attrattivo. Oggi le labels del produttore piacciono e diventano anche un modo, per l’insegna, per sottolineare i propri valori.
Ad offrirci una case history di interesse è Coop, che ha deciso di sensibilizzare su una materia come la violenza contro le donne utilizzando le proprie confezioni di latte in tetrapak. E così dal mese di Novembre è nata una special edition del latte uht a marchio, con in evidenza il numero nazionale antiviolenza e stalking, 1522, del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È solo il primo passo di una iniziativa che punta a interessare altre 15 referenze, per arrivare a coprire, a fine 2023, le etichette di circa 1000 prodotti private label.