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Store fisici, la GenZ li cerca per vivere un’esperienza

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Interazione, novità, sostenibilità, convenienza: più di metà dei giovani va in punto vendita a cercarle, sulla scia dei social. L’indagine di Retail Institute e Ipsos a Cernobbio.

Durante il Retail Executive Summit di Cernobbio si è parlato molto del futuro del retail e in particolare dell’impatto dei giovani sugli store fisici. La generazione Z, cresciuta in un contesto digitale e iperconnesso, sta trasformando radicalmente il rapporto con il punto vendita, sollecitando un’evoluzione capace di rispondere alle esigenze di un pubblico più attento e informato. Una delle prime evidenze emerse dall’indagine di Retail Institute Italy e Ipsos Italia è che il negozio fisico rimane un luogo di scoperta e ispirazione per la Gen Z, con il 57% dei giovani – scrive Cristina Lazzati – che si reca in store per informarsi sui prodotti per la cura della persona e risponde bene se l’esperienza d’acquisto è coinvolgente e tecnologicamente aggiornata. Lo store fisico diventa quindi una piattaforma esperienziale, quasi un feed di TikTok che per ogni visita deve offrire qualcosa di nuovo e inaspettato.

Importante anche la convenienza. L’indagine di Ipsos ha mostrato che l’88% dei giovani consulta volantini promozionali (non importa se fisici o digitali) prima di fare acquisti. La ridotta capacità di spesa e l’attenzione alla sostenibilità portano i giovani a prediligere, ad esempio, frutta e verdura sfuse o prodotti freschi ai banchi serviti (58%) e a considerare sempre più spesso il mercato dell’usato. Questo orientamento economico si rispecchia nella tecnologia, dove il 36% degli intervistati vorrebbe una maggiore offerta di prodotti ricondizionati. La GenZ anche manifesta una certa volubilità nei confronti dei marchi. I giovani tendono a cambiare spesso preferenze, cercando di staccarsi dai brand tradizionali amati dai genitori. Questo comportamento è amplificato dagli influencer e dai social, che svolgono un ruolo determinante nelle loro scelte d’acquisto.

Non tutti i retailer sono riusciti a cogliere le opportunità offerte dal cambiamento generazionale. Alcuni si trovano in difficoltà a causa della lentezza nell’adottare nuove tecnologie. D’altra parte, non si può ignorare il fenomeno degli acquisti online: una parte significativa della Gen Z sceglie il web per i propri acquisti, soprattutto in settori come l’abbigliamento. Ma anche qui emergono comportamenti complessi, come quello dei “restituitori seriali” che ordinano online con l’intenzione di restituire la maggior parte dei prodotti. Questo atteggiamento, incoraggiato proprio da alcuni influencer su TikTok, sta generando non solo sfide logistiche ma anche costi significativi per i retailer.