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Voglia di viaggi e di spese extra, consumatori con una marcia in più

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L’inflazione che allenta rilancia acquisti d’impulso e desideri fuori budget: primi fra tutti i viaggi, che cercano di dimenticare il 2023. Crescono la fiducia e l’ispirazione in punto vendita.

Il luogo da cui proviene l’ispirazione di un acquisto fuori programma è il punto vendita, per circa un quarto dei consumatori italiani (24%) intervistati da Dunnhumby. Il Consumer Pulse di luglio rimanda ai mezzi di comunicazione dei retailer anche attraverso altri parametri: il 20% dei consumatori trova spunto dalle offerte personalizzate che riceve via app, email o sms; mentre il 16% si affida alle proposte del volantino ricevuto per posta.

La possibilità di farsi guidare dall’ispirazione è sempre meno marginale: l’altro dato, generale, messo in evidenza dalla ricerca è che grazie alla stabilizzazione delle pressioni inflazionistiche, i consumatori italiani vanno sempre più oltre la soddisfazione dei bisogni essenziali e il criterio della convenienza pura, aprendo nuove opportunità per retailer e brand. Nello specifico, è diminuito il numero di persone che ritengono che il denaro continui a perdere valore, passando dal 54% di dicembre al 45% di oggi. I consumatori italiani sono anche meno propensi a ritenere che i prezzi dei generi alimentari siano più alti rispetto a un anno fa: lo dichiara una metà scarsa (49%), contro i quasi tre quarti di sei mesi fa (73%).

Tra i molti piaceri tra cui scegliere, seguendo l’ispirazione del momento, la maggior parte dei consumatori italiani propende adesso per i viaggi (41%), l’acquisto di abbigliamento o accessori (25%) e le cene fuori (23%). Ritorna dunque l’estate a pieno regime? Secondo Confindustria, il fatturato del settore travel cresce del 5% ma sulle famiglie pesa ancora la ridotta capacità di spesa: si scelgono quindi destinazioni più accessibili e alberghi un po’ meno costosi, si riduce la durata del soggiorno, si destagionalizza e aumentano così le prenotazioni nei mesi di giugno e settembre, quando i prezzi sono più bassi. E naturalmente non si ferma il turismo fai-da-te, con Booking che raggiunge la posizione di terzo e-commerce più popolare in Italia (tra tutte le categorie merceologiche), nella classifica di Casaleggio di luglio. Ma tra i principali trend del momento, c’è anche la prenotazione anticipata che va a vantaggio delle agenzie: già da dicembre 2023, si è lavorato molto con il cosiddetto advance booking per l’estate a venire. E questo vale soprattutto per la clientela alto-spendente, che è ben informata sulle destinazioni, richiede assistenza costante, itinerari personalizzati, e ha fatto crescere la domanda in anticipo.

Per Siro Descrovi di Dunnhumby, si va verso la diversificazione: «Se il consumatore preferisce viaggi e cene fuori rispetto agli acquisti in negozio, c’è comunque un’opportunità significativa per i retailer che possono soddisfare tali esigenze, sia attraverso offerte proprie che in collaborazione con terzi parti».