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Arcigay: GDO un punto d’incontro che può attivare meccanismi virtuosi

Diversity & inclusion fanno passi avanti anche in GDO, dove la diffusione capillare – secondo Alice Redaelli di Arcigay Milano – è decisiva per veicolare un messaggio di progresso.

Il mondo della distribuzione si sta muovendo per fare spazio ai temi della diversity all’interno della vita aziendale e nei confronti dei consumatori. Pochi giorni fa, Federdistribuzione e ALTIS (Università Cattolica) hanno inaugurato la prima edizione dell’Osservatorio Diversity, Equity & Inclusion nella Distribuzione Moderna, mappando la diffusione di pratiche aziendali a favore di DE&I e approfondendo il tema dell’inclusione delle donne. I dati che sono emersi forniscono un quadro della situazione ad oggi e indicano le prospettive per migliorarla. Significativo il dato sulle imprese che hanno istituito comitati manageriali dedicati: solo una su cinque. Ancora, il 30% delle aziende ha processi di assunzione non equi e non trasparenti. Ma questi dati, sebbene non trionfali, fino a pochi anni fa sarebbero stati molto più bassi, mentre oggi sono sintomo di un contesto che sta cambiando in meglio.

Alice Redaelli, presidente di Cig Arcigay Milano, rispondendo alle nostre domande dichiara che «la comunità LGBTQIA+ è composta in maniera trasversale da persone con innumerevoli unicità, ma è importante ricordare che nella comunità troviamo figli, genitori, vicini di casa, colleghi di lavoro e compagni di scuola. Si tratta di uno spaccato della cittadinanza intera, che riguarda la vita di ogni giorno e di ognuno». Commentando il ruolo dei brand e del settore distributivo, Redaelli sottolinea l’importanza di adottare «meccanismi di sensibilizzazione ad ampio spettro, realizzando iniziative concrete che parlino alla comunità e al paese. Questo è particolarmente interessante quando si parla di GDO, proprio per il pubblico che ogni giorno la attraversa e la capillarità che può raggiungere».

Alice Redaelli, Arcigay. Foto di Vittorio Zunino Celotto.

 

Tra i player della GDO italiana, si è distinta la catena di discount (tedesca) Penny Market, non nuova ai temi della diversity, che è stata la prima a entrare ufficialmente tra gli sponsor di un grande pride italiano (ne abbiamo parlato su Altavia Watch, qui). Penny Italia ha sponsorizzato Milano Pride 2024 e lanciato una campagna per tutto il mese di giugno (“È il tuo turno!”), invitando le persone a prendere una posizione chiara a favore della comunità LGBTQIA+. Un invito aperto anche ai competitor.