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L’aeroporto contemporaneo: una destinazione di piacere

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Va verso un’offerta più capillare e coerente ai nuovi trend di consumo l’innovazione dei duty free, forti le food court nel bilancio del traffico in store. I dati del nuovo osservatorio italiano e l’analisi di Altavia Travel Retail.

All’aeroporto Changi di Singapore, considerato il più innovativo e spettacolare al mondo, transitano ogni anno non meno di settanta milioni di viaggiatori. Per Hugo Vanderschaegh, amministratore delegato di Altavia Travel Retail, «oggi le aree di flusso fanno parte di un ambiente ben definito e riconoscibile, attraverso chiari spunti visivi nell’architettura e nell’offerta, ed enfasi su prodotti e marchi locali» che posizionano il travel retail in un contesto geografico e culturale. «Esistono personas ben precise negli aeroporti – prosegue Vanderschaegh – definite in base al modo in cui le persone viaggiano. Questi modelli ci permettono di comprendere le aspettative dei viaggiatori e di lavorare su un mix di offerta adeguato».

La versatilità di un format che si adatta a ogni tipo di viaggiatore si riscontra ad esempio nell’aeroporto di Gedda, in Arabia Saudita, dove la caffetteria locale Barn’s convive con Starbucks in uno spazio prospiciente. L’idea è soddisfare sia i viaggiatori più tradizionali che gli altri. In Italia, dal nuovo Osservatorio Food Court inaugurato da pochi mesi, emerge compatta l’opinione degli operatori del travel retail (86%), sia aeroportuali che di stazione, secondo cui la presenza di una corte di ristoranti all’interno dei rispettivi asset è strategica, per la sua attrattiva e per l’importanza dei flussi che genera. Nel 78% dei casi i medesimi player le attribuiscono un buon trend di performance. Le food court del travel, secondo questa prima indagine dell’osservatorio, costituiscono il 10% del mercato italiano, mentre il resto appartiene a mall e lifestyle center.

«In alcuni aeroporti, il duty free dedica gran parte della superficie ad alcolici e tabaccheria, con prezzi scontati e un layout super efficiente che consente ai clienti di ordinare in anticipo e fare il self checkout», racconta Vanderschaegh per introdurre il ruolo del digitale. «L’aeroporto sta uscendo dalle sue mura», sottolinea il CEO di Altavia Travel Retail. All’aeroporto di Heathrow, ad esempio, i viaggiatori possono farsi consegnare un prodotto ordinato online entro trenta minuti. «Per questo motivo, nella nostra pianificazione generale adesso immaginiamo di includere anche una duplice innovazione: sul front-end, un concierge; sul back-end, una consistente area di stoccaggio».