Anche in farmacia il futuro è veggie.
A pochi giorni dalla nuova edizione di Cosmofarma abbiamo intervistato Marco Testa, AD di Schwabe, azienda pioniere nell’esplorazione della fitoterapia e del farmaco vegetale
Qual è la percezione del pubblico del farmaco vegetale?
La scelta di rendere il farmaco vegetale il core business di Schwabe è recente e non ha precedenti nel mercato italiano. Si tratta di un prodotto poco conosciuto non solo dai clienti privati, ma anche da medici e farmacisti, che sono i nostri più importanti stakeholders. Definizioni come farmaco, integratore o dispositivo medico vegetale per il grande pubblico sono estremamente tecniche e, probabilmente, spesso confondibili. Anche tra i professionisti, infatti, si tratta di concetti ancora poco conosciuti. Per questo motivo per Schwabe la formazione ha un ruolo fondamentale. Ogni anno accanto a numerosissimi webinar organizziamo eventi e convegni in presenza, in cui illustriamo a medici e farmacisti i benefici dei nuovi farmaci e i loro possibili utilizzi.
Tra i privati avete una clientela “di riferimento?”
Pur essendo in Italia da oltre trent’anni, ma come Schwabe dal 2017, nel mercato italiano rappresentiamo ancora una novità . Così anche la nostra clientela sta cominciando a conoscerci sempre di più e sempre meglio. Nella classe medica da tempo collaboriamo con i pediatri, e siamo particolarmente apprezzati dalle mamme, che vedono nei farmaci naturali dei rimedi efficaci e poco invasivi per diverse condizioni patologiche molto diffusi tra i bambini e gli adolescenti, dal raffreddore ai problemi respiratori di vario genere. Ma siamo sempre più stimati anche da una clientela più estesa, che include il medico di medicina generale e anche il farmacista, e che si interessa ai farmaci naturali per un intervento graduale e meno aggressivo rispetto alle medicine di sintesi per tante patologie, come, ad esempio, problemi gastrointestinali.
Quali sono i vostri prodotti di punta?
I nostri farmaci più rappresentativi sono sicuramente quelli della famiglia Kaloba, il cui estratto è un ottimo rimedio contro i malanni da raffreddamento e i virus stagionali, che oggi durano molto più a lungo durante l’anno. Allo stesso tempo abbiamo un’importante linea di prodotti omeopatici, che rappresenta la nostra storia, e che fa sempre parte del nostro DNA. Infine, diamo sempre più spazio ai rimedi per tutte le problematiche gastro intestinali, grazie ad una nuova linea di prebiotici, probiotici,f ibre vegetali e vitamine, nata da un’importante acquisizione del gruppo, che ha portato nuove skill all’interno di Schwabe, proprio partendo dalla filiale italiana.
Tra pochi giorni inizia Cosmofarma. Può darci qualche anticipazione sulle iniziative previste da Schwabe?
Da molti anni partecipiamo con un importante spazio espositivo a Cosmofarma, il più importante evento italiano, e forse anche europeo, del mondo farmacia. Per Schwabe l’evento rappresenta un’occasione unica di visibilità ed è il contesto migliore per raccontare la specificità della nostra offerta. Durante Cosmfarma organizzeremo un approfondimento scientifico sul farmaco vegetale, per il quale ci aspettiamo una grande partecipazione e che sarà l’occasione per raccontare a tantissimi farmacisti le peculiarità dei nostri prodotti.
Quali sono le vostre sfide per il prossimo futuro?
Innanzitutto incrementare la notorietà del farmaco vegetale e tutti i suoi possibili utilizzi, valorizzando le nuove referenze introdotte negli ultimi anni. Inoltre, nei nostri piani di sviluppo, è previsto l’ingresso nel mercato di nuovi farmaci vegetali, già venduti negli altri Paesi. Infine, poichè il contesto italiano, grazie al suo know-how nel campo degli integratori alimentari e dei dispositivi medici, è strategico per tutto il Gruppo Schwabe, da qui forniremo nuovi prodotti per il benessere gastrointestinale e per i problemi respiratori, con interessanti prospettive di distribuzione e vendita all’estero.