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Mangiare più inclusivo e sostenibile con Lidl, intervista ad Alessia Bonifazi

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Il Galentine’s Day dell’insegna tedesca promuove la consapevolezza sulle scelte alimentari con l’aiuto di influencer e stampa. Le politiche di diversity e pari opportunità, il ruolo della private label.

A San Valentino Lidl ha organizzato il Galentine’s Day, un evento per celebrare l’amicizia femminile e il rapporto tra cibo e benessere. Un dialogo tra la scrittrice Francesca Barra e la gastronoma Anna Marlena Buscemi ha dato gli spunti per approfondire il legame tra mente, corpo, affetti e cibo, incoraggiando un approccio positivo all’alimentazione. L’iniziativa è stata anche l’occasione per farci raccontare da Alessia Bonifazi, Responsabile Comunicazione e CSR di Lidl Italia, l’impegno della catena per un’offerta più inclusiva e sostenibile.

Durante il Galentine’s day il cibo era il protagonista assoluto, con attenzione soprattutto sugli aspetti culturali, sociali e psicologici dell’alimentazione. Come si può favorire il diffondersi di una maggiore consapevolezza dell’importante relazione tra cibo e benessere personale?

In qualità di azienda socialmente responsabile è nostro dovere promuovere uno stile di vita sano, concetto che non può che partire dall’equilibrio tra cibo e mente e queste occasioni mediatiche rappresentano delle valide opportunità di riflessione e divulgazione. Per questo motivo, abbiamo pensato di creare un momento in cui promuovere un dialogo aperto e costruttivo per riflettere su tematiche come il benessere psicofisico e l’alimentazione, in un contesto di amicizia e serenità, al fine di combattere i pregiudizi e imparare a instaurare un legame sano e positivo con il cibo, per stare bene con noi stessi. L’evento che abbiamo organizzato per il Galentine’s day ha avuto, quindi, lo scopo di approfondire questi punti insieme a giornalisti e influencer che, a loro volta, ne hanno parlato sui relativi canali di comunicazione. 

La GDO può incoraggiare i consumatori a scegliere un’alimentazione più consapevole e sostenibile? Quali sono le iniziative più efficaci?

Come catena di supermercati, lavoriamo ogni giorno per sviluppare un’offerta sempre più sostenibile dal punto di vista etico, sociale ed ambientale, lungo tutta la filiera attraverso un processo continuo di analisi e adeguamento. Infatti, considerato che oltre l’80% delle referenze offerte nei nostri punti vendita è a marchio proprio, possiamo adeguare l’offerta ai nostri obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale grazie al costante dialogo con i nostri fornitori. 

Questo approccio si traduce in impegni concreti da parte nostra, resi pubblici sotto forma di documenti di posizione, che prevedono ad esempio la vendita di prodotti certificati a fronte di specifici requisiti sociali e ambientali. Queste politiche di acquisto orientano le nostre scelte di approvvigionamento delle materie prime in maniera trasversale, coinvolgendo tutte le categorie merceologiche del nostro assortimento. Stiamo introducendo sempre più articoli in linea con una sana alimentazione con l’obiettivo di promuovere uno stile di vita e un’alimentazione salutari, e per fare ciò, stiamo ad esempio progressivamente riducendo la quantità di zucchero e sale nei nostri prodotti a marchio proprio e incrementando il numero di referenze a base di proteine alternative alla carne. 

Lidl come si impegna sui temi di Inclusion & Diversity e quali progressi sono stati fatti in questa direzione negli ultimi anni?

Diversità, inclusione e pari opportunità sono valori fondanti che garantiamo in tutte le nostre politiche di gestione delle Risorse Umane: dai processi di selezione e recruiting, dalla formazione e sviluppo, fino ai processi di crescita interna. Lidl Italia conta oltre ventunmila collaboratori e più del 60% è composto da donne. Mettiamo, infatti, al centro le persone valorizzando l’occupazione femminile e per fare ciò è di fondamentale importanza creare un ambiente di lavoro che promuova il rispetto e l’accettazione come parte integrante dell’interazione quotidiana e consideri la diversità, anche di genere, come un’opportunità. Al fine di garantire un equo accesso a percorsi di carriera, abbiamo sviluppato negli anni processi strutturati e iniziative, come la periodica valutazione delle performance e il supporto alla genitorialità. Questi processi sono volti ad assicurare, in particolare alle donne madri, percorsi di carriera manageriale in grado di conciliare i tempi del lavoro e di cura della famiglia. 

Un ulteriore progetto in questo ambito è rappresentato da “Dire Donna”: un’iniziativa di inclusione sociale dedicata alle donne vittime di violenza domestica in collaborazione con l’associazione D.i.RE (Donne in rete contro la violenza), finalizzato all’inclusione lavorativa. Un fattore che accomuna la maggior parte delle donne assistite dai centri antiviolenza è, infatti, la difficoltà ad inserirsi nuovamente nel mercato del lavoro e la conseguente scarsa indipendenza economica. Ed è proprio qui che abbiamo voluto fare la differenza, offrendo loro un percorso che comprende anche l’opportunità di un’occupazione, che può rappresentare una via d’uscita definitiva da situazioni di violenza e una nuova prospettiva di vita e di speranza.

A seguito delle proteste degli agricoltori in Europa, Lidl sta adottando qualche strategia per rispondere alle questioni sollevate, come sostenibilità della filiera e bilanciamento dei prezzi in GDO?

Da sempre lavoriamo per garantire un’equa remunerazione lungo l’intera filiera, ne è un esempio il progetto che abbiamo avviato in partnership con Filiera Agricola Italiana che ha dato vita ad una linea di prodotti che porta il sigillo Fdai (Firmato Dagli Agricoltori Italiani) commercializzata in esclusiva nei nostri punti vendita. Il disciplinare Fdai comprende, infatti, importanti tutele sociali, come una equa distribuzione della catena del valore, nel rispetto dei diritti di chi lavora, di chi consuma e di tutti gli attori coinvolti. Questa partnership crea, infatti, un circolo virtuoso per tutti i componenti della filiera dal campo alla tavola: agricoltori, grande distribuzione e consumatori. La gamma di prodotti rappresenta, quindi, il nostro impegno per un agire responsabile, poiché favorisce un mercato sostenibile, che si basa su una filiera trasparente, dai saldi principi etici. Oltre alla completa tracciabilità della filiera, il marchio Fdai attesta l’impiego di materie prime interamente italiane, di matrice agricola e prodotte in coerenza con la vocazione produttiva italiana.