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Beauty, l’impennata dell’export conquista l’America

L’aumento delle esportazioni in USA e la crescita globale del settore offrono nuove opportunità ai brand italiani. Ma la terra promessa delle maisons è nel quadrante Asia-Pacifico.

Nel 2022 gli Stati Uniti hanno preso il posto della Francia come prima destinazione estera dei nostri cosmetici. Le esportazioni in USA sono cresciute del 38,7% per un valore totale di oltre settecentotrenta milioni di euro, portando il mercato americano a valere il 12,5% dell’export Italiano, secondo i dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico. La crescita delle esportazioni negli Stati Uniti, oggi il mercato più importante per l’industria della cosmetica, permette ai marchi italiani di guardare al futuro con ottimismo. In America il settore sta vivendo importanti cambiamenti, primo tra tutti una trasformazione delle modalità di distribuzione. I consumatori stanno abbandonando i grandi magazzini e i department store per rivolgersi a grandi catene come Cvs, Target e Walmart. Questi retailer, un tempo noti per l’offerta di prodotti a basso costo, ora stanno abbracciando brand di fascia alta e medio alta, con risultati di vendita sorprendenti, offrendo nuove opportunità di vendita ai brand italiani. Incide, inoltre, la continua crescita dell’e-commerce, che rappresenta una fetta sempre più significativa degli acquisti. Secondo il World Economic Forum, il mercato cosmetico statunitense dovrebbe raggiungere una cifra straordinaria di duecentocinquantasei miliardi di dollari entro il 2031.

Tra i marchi italiani in espansione negli USA si distingue Ferragamo, con un sorprendente aumento delle vendite del 51% rispetto all’anno passato – in particolare con la fragranza “Signorina Libera” che ha portato le vendite a una svolta. Secondo Hervé Bouillonnec, CCO di Interparfums Inc., «il prodotto e il visual merchandising, così come gli investimenti nei media, hanno avuto un forte impatto sulla visibilità e sulle vendite del marchio».

Ma il successo della cosmetica italiana va anche oltre il Pacifico. Il mercato asiatico continua a portare risultati positivi e sembra destinato a trainare la crescita dell’intero settore nei prossimi anni. In prima fila Cina e India, con il canale e-commerce a giocare un ruolo cruciale. L’area Asia-Pacifico rappresenta già oggi il 60% delle vendite online globali, con previsioni che indicano un raddoppio entro il 2025, secondo il World Economic Forum, verso la soglia dei due trilioni di dollari. In Europa la crescita è più lenta ma costante. Secondo McKinsey i fatturati della cosmetica cresceranno in media del 4% entro il 2027, e il vecchio continente trae vantaggio dalla sua leadership nella produzione di ingredienti naturali per la cosmesi. In Italia grazie alle esportazioni l’industria beauty ha superato i tredici miliardi di euro, in crescita del 12,4% rispetto al 2021. La Milano Beauty Week, che si terrà tra il 26 settembre e il 2 ottobre sarà quindi un’importante occasione per raccontare al pubblico internazionale i risultati e l’eccellenza raggiunta dai brand italiani in un settore sempre più protagonista della  nostra economia.