Crescono i consumi di birra, anche oltre la stagionalità. Boom delle artigianali. E nascono anche itinerari di viaggi alla scoperta delle eccellenze regionali.

La birra gelata è un classico dell’estate, ma quest’anno in Italia se n’è consumata decisamente di più. Un +20%, trainato dalle alte temperature dice Coldiretti e la conferma arriva anche da Assobirra, i cui dati confermano un consumo in costante aumento in Italia, e in diminuzione, invece, in Paesi dove la bevanda è solidamente ancorata alle tradizioni eno gastronomiche, come per esempio l’Olanda.

E, tra i dati di consumo, spicca quello relativo alle bionde artigianali: un settore vivace, in crescita, diffuso in tutto il Paese e con ottime etichette. Un comparto che sta facendo nascere anche circuiti turistici dedicati. Il turismo del boccale cresce e sono tante le destinazioni e gli itinerari turistici dedicati agli amanti della birra e che sono disseminati lungo tutta la penisola.

Di questi ne segnaliamo due: la Birra Bizantina di Ravenna e il Birrino di Forlì, due realtà romagnole che hanno messo sul mercato una chiara dal nome S’el ste paciùg!?, che potremmo tradurre con “cos’è ‘sto pantano!?”. Si tratta di una birra nata con l’obiettivo di aiutare la popolazione romagnola colpita dalla forte alluvione dello scorso maggio, donando una parte del ricavato delle vendite della birra all’agenzia per la sicurezza territoriale e al corpo della protezione civile dell’Emilia Romagna. Una birra buona nel senso più ampio del termine.