Professione influencer, in Francia arrivano le regole.
Con la crisi dei consumi e interventi giuridici mirati, presto potrebbe cambiare la professione dell’influencer.
La regolamentazione della professione dell’influencer è un tema sempre più sentito sia a livello comunitario che nazionale. Il Parlamento Europeo lo scorso anno hacommissionato uno studio per monitorare i possibili rischi derivanti dall’espansione del marketing di contenuti digitali in assenza di una rigorosa disciplina giuridica: dalla mancanza di trasparenza nel comunicare la collaborazione con i brand alla pubblicazione di materiali potenzialmente nocivi per i consumatori più vulnerabili.
La Francia all’interno della Comunità è stato uno dei primi paesi a intervenire con regole specifiche: da ottobre 2020 è disciplinato rigorosamente il lavoro degli influencer bambini e nei giorni scorsi il governo ha comunicato che a marzo inizierà la discussione di un progetto di legge per per dare alla professione dell’influencer un inquadramento giuridico autonomo. Il provvedimento si aggiunge a una proposta di legge che sarà presentata in parlamento in questi giorni e vieterà agli influencer la pubblicazione di contenuti che promuovono farmaci, spese mediche e investimenti rischiosi.
Ad oggi i numeri del mercato influencer sembrano non conoscere crisi: in Italia UPA, l’associazione degli utenti della pubblicità, nel suo convegno Influencer marketing 2022, ha illustrato una crescita del settore dell’8% nel 2022.
Il crescente ricorso ai creatori di contenuti per la comunicazione aziendale e per la commercializzazione dei prodotti, tuttavia, nel prossimo futuro potrebbe rendere necessaria anche un’evoluzione dei messaggi che tenga il passo con i cambiamenti sociali e con la nuova sensibilità della clientela.
In un periodo complesso per l’economia, caratterizzato dalla necessità di una riduzione dei consumi, l’ostentazione della ricchezza che spesso caratterizza i contenuti digitali potrebbe risultare meno apprezzata da un pubblico sempre più attento alla sostenibilità, come ipotizzano i manager di alcune agenzie specializzate in influencer marketing. Le aziende dovranno così prestare particolare attenzione nella scelta dei propri ambassador, selezionando persone capaci di ispirare fiducia con cui instaurare collaborazioni a lungo termine.