Troppi rifiuti elettronici: come risolvere un problema molto italiano.
Siamo tra i peggiori d’Europa nella gestione dei RAEE, ma qualcosa inizia a muoversi. I consumatori sono sempre più informati, anche grazie alle tante iniziative di aziende e retailer.
I numeri positivi della nostra industria del riciclo rendono ancora più gravi ed evidenti le sue mancanze. Siamo quartultimi in Europa nella raccolta di batterie e RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, con un tasso di riciclo del 32,5%. Un tale ritardo ha importanti conseguenze sull’economia. Secondo The European House – Ambrosetti raggiungere, anche in questo campo, la stessa efficienza dei migliori paesi europei porterebbe a un risparmio di 7.600 tonnellate di CRM (Certified Reference Material), l’11% di quelle importate dalla Cina nel 2021.
L’Unione Europea negli ultimi anni è intervenuta più volte sulla materia, con direttive sempre più stringenti e segnalando il grande impatto sociale e ambientale dell’aumento costante di rifiuti elettronici. Anche nei giorni scorsi un decreto del Governo, con qualche anno di ritardo, ha introdotto nel nostro ordinamento l’ultima direttiva comunitaria, con alcune modifiche ai sistemi di raggruppamento.
Ma, accanto ad un continuo aggiornamento delle normative tecniche, è altrettanto importante la collaborazione attiva di tutta la collettività. Uno studio realizzato IPSOS per Erion, il più grande consorzio per la gestione dei rifiuti informatici e del tabacco, segnala come oggi, in media, 9 RAEE siano nelle case di ogni italiano. L’istituto di ricerca individua, tra gli ostacoli principali al corretto smaltimento, la mancanza di conoscenza delle corrette procedure e la distanza dai centri di raccolta. Proprio per facilitare i consumatori e sensibilizzare i cittadini, il 24 Maggio Samsung, in collaborazione con Erion e Amsa, ha allestito a Milano, nella sede di via Mike Bongiorno, un punto di raccolta dei rifiuti elettronici. L’iniziativa fa parte del progetto Dire Fare RAEE di Erion, il più grande consorzio per la gestione dei rifiuti dell’industria elettronica e del tabacco.
Sono tante anche le iniziative volte alla sensibilizzazione della clientela e degli stessi operatori.
La Aires, ovvero l’Associazione Italiana Retailers Elettrodomestici Specializzati, che riunisce le principali catene e i maggiori gruppi attivi nella vendita di AEE con circa 2.600 punti vendita in Italia, in occasione della trattativa per il rinnovo dell’Accordo di Programma Triennale tra Industria e Distribuzione ha chiesto e ottenuto la creazione di un fondo del valore di € 300.000 per gli anni 2023 e 2024 da destinare al sostegno di iniziative di comunicazione sul tema del recupero dei RAEE.
È stato quindi aperto un bando, in scadenza il 30 Giugno, per ricevere contributi destinati ad attività informative da parte dei rivenditori grandi e piccoli. Una commissione indipendente composta da esperti di riconosciuta competenza valuterà i progetti meritevoli di sostegno erogando contributi a fondo perduto che potranno arrivare anche a € 25.000 per ogni azienda partecipante. Sulla base della designazione unanime da parte della Distribuzione, Elisa Rocchi, Development General Director di Altavia Italia, sarà uno dei 3 componenti della giuria.
«Siamo particolarmente soddisfatti e molto fiduciosi nel fatto che questa iniziativa potrà segnare un momento di svolta nell’atteggiamento verso la raccolta dei rifiuti elettronici non solo da parte dei consumatori ma anche per tutti gli operatori del settore» ha dichiarato Davide Rossi, Direttore Generale della Aires.
«Inoltre la scelta di chiamare Elisa Rocchi a far parte della Commissione paritetica (Distribuzione, Industria e Coordinamento dei Sistemi Collettivi) che vaglierà i progetti è una garanzia non solo di competenza ma anche di assoluto rigore e imparzialità delle decisioni. L’unica indicazione che abbiamo dato è quella di selezionare in assoluta autonomia le idee più innovative, inclusive e coerenti con le finalità del bando».