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Non solo ChatGPT: da Google ad Alibaba, ecco chi investe sull’AI

Non solo ChatGPT: da Google ad Alibaba, ecco chi investe sull’AI.

L’intelligenza artificiale è il nuovo terreno di sfida delle Big Tech: Chat GPT può cambiare i rapporti di forza del mondo digitale, ma anche dai competitor sono in arrivo importanti novità.

 

Nei giorni scorsi è stato annunciato l’ingresso nel mercato di ChatGPT4, l’ultima versione del software per contenuti automatizzati prodotto da Open AI. Il nuovo bot, grazie a un sofisticato sistema di apprendimento, presenta importanti miglioramenti rispetto ai suoi predecessori, da una maggiore personalizzazione dei contenuti al possibile uso di diversi registri linguistici. La notizia è arrivata pochissimo tempo dopo il clamore destato dai cento milioni utenti raggiunti da ChatGPT a febbraio. Open AI sembra dunque determinata a difendere il vantaggio guadagnato, ma non è il solo player interessato alla nuova tecnologia.

 

Microsoft, ad esempio, ha visto nell’innovazione portata da ChatGPT una possibile risorsa per mettere in discussione il monopolio di Google nella ricerca web e ha comunicato l’integrazione del nuovo Bot nei servizi di Bing, il suo motore di ricerca, e di Edge, il browser per la navigazione in Internet. “The big G” da parte sua, naturalmente, non resta a guardare: l’azienda a breve renderà disponibile al pubblico il suo nuovo software, Bard, che integrerà tutti i servizi offerti dalla piattaforma di Google Workspace, rappresentando così una potenziale rivoluzione in innumerevoli attività quotidiane, come la scrittura delle mail, la gestione dei documenti o la stesura di presentazioni. Anche Meta, dopo aver interrotto i progetti legati al Metaverso sta concentrando i suoi sforzi nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e il 24 Febbraio ha presentato  LLaMA, che , secondo Zuckerberg, renderà democratico l’accesso all’AI, grazie ai minori costi di funzionamento e ad una struttura meno complessa

 

Ma, oltre alle aziende più note al pubblico, sono moltissime le multinazionali che puntano sull’AI e sono in programma le uscite di diversi software con funzionalità simili a quelle di ChatGPT, come quelli delle cinesi Alibaba e Baidu, il cui nuovo software, Ernie, è visto da molti come il possibile competitor più minaccioso per Open AI, sebbene le sue funzionalità non abbiano ancora convinto gli investitori. Agli attuali concorrenti va aggiunto, infine, Elon Musk. L’imprenditore, nonostante sia uno dei co-fondatori di Open AI, ha recentemente annunciato la volontà di produrre una propria tecnologia di intelligenza artificiale, promettendo di superare diversi limiti di ChatGPT.

 

La corsa all’intelligenza artificiale sembra quindi appena iniziata e, probabilmente, nei prossimi mesi racconteremo, insieme all’evoluzione di Chat GPT, quella di nuovi player altrettanto importanti.