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Second hand, non più
una seconda scelta

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© cottonbro studio

Rispetto al 2022, si è registrato un incremento notevole, con il 76% degli acquirenti e il 71% dei venditori che hanno dichiarato di fare ricorso al second hand almeno due volte all’anno.

Nel 2023 il 60% dei consumatori italiani ha scelto la compravendita di prodotti usati, facendo del second hand un settore che sta generando un valore economico pari all’1,3% del Pil. Sono i dati che emergono dalla decima edizione dell’Osservatorio Second hand economy realizzata da Bva Doxa per la piattaforma Subito.

Non solo. Nel 2023 l’usato ha rappresentato la prima scelta per ogni tipologia di necessità per la maggior parte dei consumatori italiani ma, rispetto al 2022, si è registrato un incremento notevole, con il 76% degli acquirenti e il 71% dei venditori che hanno dichiarato di fare ricorso al second hand almeno 2 volte all’anno. Un dato non solo italiano. L’anno scorso Vinted ha registrato un aumento delle vendite del 61%, raggiungendo i 596 milioni di euro. Inoltre, l’app di moda di seconda mano ha registrato un utile netto di 17,8 milioni di euro, la prima cifra in attivo per l’azienda dalla sua fondazione nel 2008. 

E, sulla scorta di un interesse sempre crescente, si moltiplicano i formati legati al mercato dell’usato.

In Nuova Zelanda la piattaforma di aste online e annunci Trade Me ha aperto una lavanderia pop-up chiamata Secondhand Spin, con diverse stazioni di styling. I clienti possono vaporizzare, stirare, usare il rullo antipelucchi e profumare i loro capi dopo il lavaggio. Possono anche ricevere consigli dagli esperti sul posto su come preparare al meglio i loro vestiti per l’asta. Le persone hanno poi l’opportunità di fotografare i loro capi di fronte a un muro fotografico, mentre uno sfondo intercambiabile consente loro di giocare con colori e accessori per mostrare i loro articoli nel modo migliore.

A Londra il grande magazzino di lusso Selfridges sta espandendo il suo concept circolare Reselfridges, rendendolo permanente, per gli accessori, in tutti e quattro i negozi. Ciascun Reselfridges presenterà una selezione curata di accessori usati e pezzi rari d’archivio, mentre il flagship di Londra offrirà anche servizi di riparazione, rivendita e personalizzazione, nell’intento di continuare a incoraggiare i clienti ad amare e utilizzare ciò che già possiedono.

A New York H&M ha aperto, a SoHo, un innovativo store, che  rappresenta il nuovo punto di riferimento per il marchio a New York. Si tratta del primo shop-in-shop per i capi H&M usati in Nord America e mira a offrire ai clienti un’esperienza di shopping “elevated” grazie a specchi intelligenti nei camerini che possono fornire raccomandazioni personalizzate.