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Città più accessibili, ecco i gladiatori che tolgono le barriere.

Città più accessibili, ecco i gladiatori che tolgono le barriere.

 

Da Torino l’app per eliminare barriere architettoniche che arruola cittadini, pubbliche amministrazioni e anche retailer. Esselunga, Carrefour e Pam tra le insegne in prima linea.

 

Utilizzare l’intelligenza collettiva per ridurre le barriere architettoniche è possibile e persino divertente: è questo il messaggio della start-up WeGlad, nata nel 2020 dalla mente di due giovani torinesi – Paolo Bottiglieri e Petru Capatina – che sono riusciti a unire la (non) comune sensibilità per le disabilità con le loro competenze professionali, nonché con alcune ottime intuizioni. «Disabili non sono le persone – ha spiegato Capatina lo scorso 13 aprile a Milano, durante l’evento organizzato da Planet Life Economy Foundation –; disabile è il mondo fatto di barriere, incapace di mettere a proprio agio ogni tipo di persona». Non brilla sotto questa luce il panorama italiano, ricco di una storia da cui ereditiamo infinite barriere e lento nell’adeguarsi a una nuova urbanistica dell’accessibilità. Ma le persone possono fare la differenza, con un uso creativo della tecnologia open source.

L’app lanciata da WeGlad mira a mappare gradini, buche e quant’altro sia problematico per una persona con ridotta mobilità, coinvolgendo in prima persona tutti i cittadini. Chi scarica l’app può dunque fotografare e geolocalizzare i luoghi della città in cui si trovano le barriere. L’app utilizza questi dati per consigliare i migliori percorsi (i più rapidi e i più liberi) a chi vuole aggirare o almeno conoscere gli eventuali ostacoli. Inoltre diventa uno strumento prezioso – con database ad hoc – per tutte le amministrazioni che vogliano finalmente mettere mano alla rimozione delle barriere.

Innescare la sfida a chi segnala più barriere è un’opportunità insita nell’idea di WeGlad, agevolata dalla UX facile e dal gaming mood, ma è anche il risultato di precise iniziative promosse dalla start-up negli ultimi due anni con la collaborazione del Terzo Settore e, tra gli altri, di Federdistribuzione. Già a Milano, Bologna e Firenze diverse insegne GDO e GDS hanno messo da parte la competizione per prendere parte ai “Mappathon”: vere e proprie maratone di mappatura che per quattro mesi hanno coinvolto staff e clientela di Esselunga, Carrefour, Pam, Bennet, Zara e Kasanova in una bella gara di solidarietà, che ha visto una forte mobilitazione dei consumatori under 30.

 

 

Il nome ‘WeGlad’ suggerisce una community di persone contente (di aiutarsi, di vivere insieme su un territorio che non esclude), ma è anche l’abbreviazione di ‘Welcome Gladiators’, dove gladiatori sono tutti coloro che ogni giorno, con coraggio e abilità, sono costretti ad affrontare le barriere architettoniche. Presidente di WeGlad, gladiatore esperto alla guida di questa impresa, è Riccardo Taverna, classe 1964, consulente di sostenibilità affetto da una lunga malattia degenerativa che gli conferisce la visuale di chi vivrebbe meglio senza barriere, ma certamente non ostacola la sua passione di innovatore. Alla sua squadra vanno anche i migliori auguri di Altavia.