La convenienza è l’ultima, ma forse la più importante, parola d’ordine del commercio: quella più usata e abusata, che promette un vantaggio obiettivo per il consumatore in cambio di un sacrificio economico poco rilevante. Sul fascino indiscreto della convenienza si sono costruite fondamentali culture e strutture del retail: il format del discount e quello dell’outlet, la strategia del low price e quella delle offerte, i saldi, il black friday e così via. Tutte devono il loro successo alla promessa di un maggiore potere d’acquisto, che per alcuni significa possibilità di spendere meno e per altri libertà di comprare di più. Ma con la globalizzazione dei commerci abbiamo visto spingere la leva della convenienza oltre ogni ragionevole misura: la strategia del prezzo usata come arma per irretire ad ogni costo il consumatore ha assunto la mole e il carisma di una grande fede monoteista, che tende a escludere ogni altro valore dal campo del retail e danneggia i sistemi economici – salvo incentivi pubblici o altri interventi normativi che però nel contesto globalizzato rischiano la taccia di protezionismo.

Durante il nostro ultimo talk ripartiremo da una domanda molto semplice, rimasta implicita e un po’ inerte all’interno della parola “convenienza”: cos’è che conviene? Cos’è conveniente per i consumatori (e dunque per i retailer) oltre al risparmio economico? Quali saranno le conseguenze, se per competere sul mercato ci basiamo esclusivamente su strategie di pricing?

Martedì 13 settembre porremo queste ed altre domande ad Alessia Cappello (Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro), Laura Cantoni (Ricercatrice e fondatrice Astarea – ricerche e consulenza per il marketing), Francesco Morace (Sociologo e fondatore del Future Concept Lab), Riccardo Taverna (CSR & Sostenibilità freebly), Emna Neifar (Chief Commercial Officer di Cortilia), Domenico Brisigotti (Direttore Commerciale Food Coop Italia) e Francesco Ardito (Founder di Lastminutesottocasa). A presentare i suoi ultimi rilievi sulle tendenze dei consumatori, ci sarà Altroconsumo. Suscitando un momento di confronto tra voci ed esperienze professionali differenti, cercheremo come sempre di metterle in relazione con le nuove sfide della sostenibilità – ambientale, sociale, economica, geopolitica. La sostenibilità intesa non più come puro adempimento, ma come presupposto di un nuovo genere di convenienza, più ampio e lungimirante, e dunque intesa anche come strumento indispensabile di competitività.

Tentando di chiudere il cerchio, che ha già incluso nei nostri talk i temi dello spazio, del tempo e della qualità, approcciamo la convenienza come un contenitore più capiente, per certi versi speculare alla qualità, ma che può contenere anche altro, in quanto invita il consumatore ad essere testimone e attore di un sistema di valori. Questo nuovo genere di convenienza implica che i protagonisti del retail intendano investire sui territori con un approccio che prende in considerazione gli interessi degli stakeholder in modo complementare e favorevole ai modelli di business che adottano, cioè in modo “conveniente”. La posta in gioco è riuscire a trasformare la (vecchia) idea di convenienza, tipica dell’acquisto compulsivo e fugace, in fiducia, in relazioni più forti, con persone che un domani potranno essere importanti clienti, fornitori o collaboratori dell’impresa.

L’appuntamento per seguire e commentare il talk è martedì 13 settembre alle ore 18 sul canale YouTube di Distribuzione Moderna.