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Vuoto a rendere, l’economia circolare rinasce dalla GDO

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Milioni di bottiglie di plastica negli eco-compattatori di Bennet e Etruria Retail, raccolte in pochi mesi. L’alleanza con i clienti grazie a buoni sconto e punti fedeltà.

Accanto alla ricerca di materiali innovativi per il confezionamento e l’imballaggio dei prodotti, il settore della grande distribuzione si sta spendendo per una gestione sostenibile della plastica attraverso azioni concrete, orientate alla circolarità, che chiamano in causa anche le abitudini del consumatore. Gli eco-compattatori, grazie all’iniziativa dei retailer e con il supporto dei consorzi, stanno formando una rete da centinaia di punti di raccolta che produce numeri rilevanti per il riciclo della plastica.

I quarantuno eco-compattatori di Bennet, installati tra ipermercati e gallerie, hanno raccolto in pochi mesi quasi un milione e mezzo di bottiglie (pari a trentasei tonnellate di rifuti). Il progetto, lanciato nel settembre 2023 con Coripet, ha prodotto ventisette tonnellate di materiale riutilizzabile (rPET). Etruria Retail, con i suoi trenta eco-compattatori, è riuscita a raccogliere quasi quattro milioni di bottiglie di plastica in due anni, portando un risparmio di oltre tredicimila kg di CO2 equivalente. «Si tratta di un passo considerevole – commenta Monica Pasquarelli, responsabile eco-compattatori di Coripet – in vista di obiettivi imminenti: nel 2025 infatti le bottiglie in pet dovranno essere prodotte con almeno il 25% di riciclato, che sale al 30% nel 2030».

Il funzionamento dell’eco-compattatore è semplice: gli utenti conferiscono bottiglie di plastica vuote, non schiacciate, che il macchinario compatta e avvia al riciclo. In cambio, offre ai cittadini buoni sconto o altri vantaggi, creando un ciclo virtuoso di raccolta e riutilizzo. Come è noto, non si tratta di una novità. In Europa, i sistemi di deposito cauzionale (DRS) sono presenti in diciotto paesi, con tassi di raccolta superiori al 90%, e si prevede che entro il 2026 raggiungano l’85% della popolazione. Germania, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lituania e Croazia raccolgono lattine, bottiglie di plastica e bottiglie di vetro con sistemi DRS; Svezia e Norvegia, plastica e lattine. In Francia, il dibattito è in corso. In Italia, sebbene il numero di eco-compattatori sia in crescita, l’uso è assai limitato rispetto agli standard europei, essendo la diffusione tutt’altro che capillare, spesso affidata all’iniziativa delle singole amministrazioni. La città di Palermo, quest’estate, ha programmato l’installazione di quaranta eco-compattatori tra il centro e la periferia. I primi sei macchinari attivati, che sono itineranti e funzionano secondo la meccanica del vuoto a rendere, hanno già raccolto oltre un milione di bottiglie di plastica.

sistemi drs

Fonte: Reloop (2002), Global Deposit Book, Eunomia.

Altre insegne della grande distribuzione stanno adottando strategie simili per promuovere il riciclo. Iper ha aderito al progetto RecoPet di Corepla programmando di installare cento eco-compattatori che premiano i clienti con buoni sconto e altri incentivi. Esselunga ha all’attivo più di cinquanta macchinari. Leroy Merlin li ha attivati in dieci punti vendita con l’intenzione di estendere l’iniziativa a tutta la rete nazionale. Lo sviluppo di questa rete si conforma anche ai vincoli posti dalla normativa europea: entro il 2025, dovrà essere garantita la raccolta del 77% delle bottiglie immesse a consumo, ed entro il 2029 il 90%. Dal lato del consumatore, oltre al contributo essenziale per ridurre l’impatto ambientale dei prodotti, si diffonde un modello virtuoso di economia circolare che rispecchia gli obiettivi dell’agenda ONU 2030.