Best Place to Work stila l’annuale classifica dei top 20 workplace for women. Eccellenze in uno scenario non esattamente roseo e dove c’è ancora molto da fare.

Benessere psico-fisico, welfare, possibilità di partecipare,  meritocrazia. Sono queste le fondamenta per costruire un’azienda best workplace women. E, good news, in Italia esistono aziende che danno centralità a questi pilastri. Lo racconta (e lo certifica) la classifica annuale di Best Place to work società di ricerca e consulenza organizzativa che analizza gli ambienti di lavoro, raccogliendo e analizzando le opinioni dei collaboratori. In questo caso sono state quasi quattrocento (397) le aziende analizzate e venti quelle entrate nella classifica dei migliori posti di lavoro in termini di diversità e equità di genere.Sul podio ci sono Teleperformance Italia (servizi di Contact Center), Biogen Italia (pharma) e American Express Italia. Per il settore retail è Sephora l’azienda che appare tra le prime venti.

Due dati sono particolarmente interessanti: le collaboratrici delle aziende leader sul tema diventano vere e proprie ambassador, che non solo credono fortemente nell’azienda ma che desiderano continuare a lavorarci, non risultando, dunque, a rischio uscita. Tema non da poco negli anni in cui è sempre più difficile trattenere il capitale umano. Il riconoscimento, poi, rende più facile proporsi e avere percorsi di carriera prestigiosi. Sarà (anche) per questo che nei Best workplaces for women il management è composto da donne per il 42%. Notizie positive, in un quadro non esattamente esaltante.

Nonostante i dati Istat di gennaio 2024 segnino un ulteriore record per l’occupazione femminile, resta costante il gender pay gap, ovvero la differenza di salario tra uomini e donne che in Italia si attesta attorno al 10% e che tra i dirigenti arriva a essere del 12,9%. Non si tratta di un tema tutto italiano, ovviamente, e non riguarda solo il mondo del lavoro. Secondo il World Economic Forum, che ha appena pubblicato il Global Gender Gap Report 2024 per raggiungere la piena parità di genere ci vorranno ancora 134 anni (circa cinque generazioni) e , sebbene la parità nella partecipazione delle donne alla forza lavoro sia migliorata, le differenze rimangono significative. In quasi tutti i settori e le economie, le donne rappresentano il 42% e il 31,7% dei dirigenti senior, anche se la Banca Mondiale stima che una maggiore partecipazione rosa potrebbe aumentare il PIL globale di oltre il 20%.