In questi mesi complessi per la  grande distribuzione, la Marca del Distributore si rivela uno strumento fondamentale per preservare il potere d’acquisto delle famiglie e promuovere il Made in Italy.

Crescono del 15,4% le vendite di prodotti private label, arrivando a rappresentare il 30% dei fatturati della grande distribuzione. Il successo della MDD è guidato dai segmenti mainstream” e “primo prezzo”, con aumenti del 16,2% e del 19,0% che riflettono la tendenza dei consumatori a rivolgersi alla MDD soprattutto per contenere i costi della spesa alimentare. A riportarlo è il rapporto curato da Circana in occasione di Marca by Bologna Fiere, la grande esposizione dell’industria alimentare.

La ventesima edizione dell’evento ha registrato un notevole successo, con.la partecipazione di oltre millecento espositori, ventiquattro insegne della Grande Distribuzione Organizzata e 250 buyer internazionali da più di trenta paesi. La MDD nel settore agricolo e alimentare coinvolge circa 50 sotto-settori economici e collabora con oltre millecinquecento aziende, di cui il 92% sono italiane e il 78% sono piccole e medie imprese, come ha evidenziato da Valerio De Molli, CEO di Ambrosetti,  durante la presentazione del report “Marca del Distributore e Made in Italy: il ruolo della Distribuzione Moderna”.

Inoltre, secondo la ricerca di Ambrosetti, la Marca del Distributore rappresenta un significativo 8% del totale delle esportazioni di prodotti alimentari italiani, evidenziando la sua importanza nel panorama dell’export nazionale. Le aziende partner della filiera MDD hanno dimostrato performance eccezionali nel periodo tra il 2013 e il 2021, superando la media dell’industria alimentare. Questi risultati incoraggianti includono un aumento notevole di fatturato, profitti e posti di lavoro. Questo trend positivo conferma il ruolo cruciale delle private label non solo nella tutela del potere d’acquisto delle famiglie, ma anche nel sostenere e promuovere la crescita dell’offerta “Made in Italy” a livello globale.