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Black Friday, a qualcuno piace green.

Black Friday, a qualcuno piace green

 

Crescono le iniziative che mirano a ridurre l’impatto ambientale del mese di shopping più frenetico dell’anno.

 

Se il Black Friday è, per molti, un’indubbia occasione per poter acquistare regali di Natale e beni di consumo ad un prezzo conveniente, è anche vero che negli ultimi anni, diventando una data di shopping sempre più globale e allungata nei tempi, il Black Friday è sempre più spesso sinonimo di acquisto compulsivo, eccessivo, dannoso per l’ambiente. L’impennata dei consumi che si verifica durante il periodo del Black Friday, infatti, ha un impatto ambientale e sociale devastante. Maggiori emissioni di CO2 per il trasporto e la consegna delle merci, una notevole sovrapproduzione di imballaggi, spesso non sostenibili o non smaltibili, un peggioramento delle condizioni dei lavoratori delle fabbriche dei paesi in via di sviluppo e dei trasportatori. Fortunatamente, come cresce il successo del Black Friday (L’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano stima una spesa di 2 miliardi con un +8% rispetto al 2021), cresce anche il numero delle iniziative che mirano a ridurre l’impatto ambientale dell’iniziativa e a rendere più consapevoli e attenti i consumatori.

La Green Week organizzata da Acqua dell’Elba è una settimana di eventi, workshop e iniziative che mettono al centro la cura del territorio e delle persone, con un’attenzione particolare per le generazioni future.

Il progetto The Green Side, invece, è nato dall’intenzione di Subito e Comieco, due realtà unite dal pensiero comune che un Black Friday conveniente e sostenibile sia possibile. Il progetto promuove un approccio sostenibile all’acquisto, grazie agli oggetti pre-loved, green per loro natura e spesso vantaggiosi anche per il portafoglio, e a consigli e suggerimenti per scegliere di acquistare in modo sostenibile.

Dall’altra parte del mondo, invece, è nato il Green Friday, iniziativa commerciale australiana che sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di aziende, convinte che, anche nello shopping, the green is the new black.