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Città e retail: verso il 2030 nel segno della sostenibilità.

Città e retail: verso il 2030 nel segno della sostenibilità

 

È sempre più chiaro che, nei prossimi anni, idee e innovazione si svilupperanno nelle città (e nel retail)

Nel 2030 il 70% della popolazione mondiale abiterà nelle città, a fronte del 54% che vi vive attualmente. Una sfida enorme, in termini di sviluppo e impatto sostenibile. Il processo, leggermente rallentato dal Covid rispetto alle stime stilate nel 2018, è sotto l’occhio di osservazione della divisione popolazione dell’Onu, che tuttavia ritiene potrebbe rivelarsi un fattore positivo sia a livello economico che di qualità della vita.

«La crescente concentrazione di persone nelle città – ha spiegato al Guardian John Wilmoth, direttore della divisione – permette di fornire servizi in maniera più capillare ed economica». Infatti i cittadini, rispetto a coloro che vivono in zone rurali «hanno un migliore accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione». Inoltre, secondo il direttore, la concentrazione della popolazione in un grande centro abitato può aiutare a «minimizzare il nostro impatto ambientale sul pianeta», purché le amministrazioni sviluppino politiche e pratiche per prepararsi all’ingente afflusso di persone. A giocare un ruolo fondamentale per il suo sviluppo sono, quindi, le città. È dalla loro sostenibilità e dalle scelte di chi le amministra che dipende il futuro del pianeta. Ecco perché le città sostenibili nel mondo sono importanti centri di innovazione, produzione economica, evoluzione sociale, oltre che luoghi di nascita di nuove idee.

Un argomento cui guarda con interesse anche l’edizione del Mapic che si è aperta qualche giorno fa a Cannes e che sottolinea come, per gli attori del settore retail e immobiliare, sia sempre più importante costruire una proposta ruoti attorno agli esseri umani, ai loro bisogni, ai nuovi comportamenti e ai nuovi modi di vivere, puntando anche su uno sviluppo più sostenibile del settore immobiliare commerciale.

In questo contesto non è casuale la presenza di Nhood, che ha scelto proprio il palcoscenico di Mapic per annunciare le novità nella commercializzazione dei principali progetti: da Merlata Bloom al Waterfront di Genova, progetti che raccolgono la sfida delle città ad essere globali e attente ai bisogni dei cittadini e che, contemporaneamente, cercano di costruire contesti umani per il retail di domani.