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Parsimoniosi nella spesa e nelle calorie. Guida su come mangeremo nel 2023.

Parsimoniosi nella spesa e nelle calorie. Guida su come mangeremo nel 2023

 

Tre ricerche cercano di capire quali saranno il food trend dell’anno appena iniziato. Minimo comune denominatore: la sostenibilità.

 

Centro Studi Coop: Zero fronzoli e molta sobrietà. Ecco la fotografia degli italiani scattata dal Centro Studi Coop in una survey in due step. Secondo i dati raccolti, il 18% degli intervistati dichiara nel 2022 di aver fronteggiato un permanente disagio alimentare (circa 9 milioni) e 1 su 4 teme la vera povertà per il 2023 (non avere soldi per cibo, trasporto, abiti, scuola). E il 66% del campione non saprebbe come far fronte a una spesa improvvisa e non rimandabile di 850 euro. La strategia più comune è alla fine quella di adottare uno stile di vita lento che permette di concentrarsi sulle cose più vicine, come la cura di se stessi, il ritorno ai fornelli (29%), la fuga dal fast food (il 15% lo farà di meno o smetterà).

Deloitte: L’inflazione ha profondamente inciso nella sfera decisionale familiare. La socialità rimane una delle esigenze principali, a maggior ragione dopo le limitazioni del biennio 2020/2022, ma i costi pesano. Così l’escamotage è esplorare e testare nuove strategie per risparmiare risorse economiche. Inoltre cresce la predilezione per i temi legati alla sostenibilità, con scelte in tema. Largo, quindi, ad alimenti plant-based, rafforzando il riciclo degli stessi. La salute personale e quella del pianeta rimangono, dunque le due variabili fondamentali in un contesto sociale decisamente difficile e in continua evoluzione. Una strada condivisa anche dalle nuove generazioni, in particolare Z e Millennial.

Just Eat: Anche la ricerca condotta dal player del digital food delivery, in collaborazione con Bva Doxa evidenzia una predilezione per gli alimenti veggie, dettata più dalla cura per se stessi e dalla preoccupazione per la sostenibilità che da esigenze economiche. Scelta che si riflette anche negli ordini al ristorante e nel delivering. Un italiano su quattro ordina più cibo veggie rispetto a tre anni fa, e il 40% ricerca abitualmente questa tipologia di piatti quando ordina cibo a domicilio. Anche in questo caso, si tratta soprattutto di giovani, guidati dalla volontà di migliorare il proprio tenore di vita e la propria salute, ma con una maggiore consapevolezza circa l’impatto che le scelte di consumo hanno su ciò che ci circonda.