Pirelli in volata green.
La scelta del celebre marchio di investire nel mondo bici guarda al futuro e alla sostenibilità.
Negli ultimi anni il commercio delle biciclette ha vissuto un periodo di crescita intensa, cominciato nel 2020 quando i consumatori, limitati nelle possibilità di attività ludiche e sportive a causa della pandemia, hanno visto nei mezzi a due ruote una delle poche possibilità di svago, incoraggiati anche dai bonus mobilità del governo. Il 2021 ha confermato questo trend positivo, con un calo del solo 2% nelle vendite, mentre il 2022 è stato di assestamento. E molte aziende, dopo i grandi volumi di vendite dei due anni precedenti, hanno dovuto rivedere alcune previsioni e segnalato le prime difficoltà dovute alle eccessive giacenze di magazzino. Il 2023 si rivela così un anno di importanza cruciale per questo settore: se infatti, anche a causa dei tagli alla mobilità sostenibile decisi dall’ultima finanziaria, diversi player esprimono adesso preoccupazione e cercano nuove possibilità, sono d’altra parte in molti a vedere ancora nelle due ruote una concreta possibilità di crescita sul lungo termine.
È il caso di Pirelli, che ha (ri)visto nella bici un elemento promettente per la sua crescita. Per il celebre marchio di pneumatici, fondato a Milano nel 1872, la bicicletta rappresenta in effetti un ritorno alle origini, dal momento che il primo pneumatico fabbricato da Pirelli era destinato al velocipede. E a marzo 2022, Pirelli ha quindi riaperto nella sua storica fabbrica di Bollate uno stabilimento ultramoderno dedicato esclusivamente al mondo delle due ruote a pedali. Ha potuto così trasferire alla bici le competenze tecniche che hanno reso il marchio un punto di riferimento dell’automotive, integrato da un servizio clienti adatto a soddisfare la richiesta di alte prestazioni di un pubblico esigente come quello dei cicloamatori.
La scelta di Pirelli di investire in veicoli a zero emissioni si inserisce in un contesto strategico molto più ampio, che prende sul serio la sostenibilità e solo pochi giorni fa ha portato l’azienda – prima nel settore tyre – a emettere obbligazioni “sustainability-linked“, ovvero parametrate a obiettivi di riduzione delle emissioni (da gas serra: scope 1 e 2; da materie prime acquistate: scope 3) da raggiungere entro il 2025. Coerente a una cultura che vede nel potenziamento della mobilità dolce una chance di progresso, Milano è un punto di passaggio anche per il progetto della ciclovia VenTo, ininterrotta pista ciclabile da Venezia a Torino, lunga 705 km di cui 264 in aree naturali protette, che si allaccia alla “strada del Mediterraneo” – lunga 4.000 km – del programma europeo EuroVelo.