Veganuary: la rivoluzione green del retail alimentare
I prodotti vegani si fanno largo nella grande distribuzione, con la spinta di alcune insegne favorevoli al trend cruelty-free. Cresce la domanda di alternative plant based ai cibi tradizionali.
Aldi Italia ha annunciato la sua partecipazione a Veganuary, l’evento annuale che promuove in tutto il mondo la sperimentazione della dieta vegana. Per l’occasione, il discount tedesco offrirà un’ampia gamma di prodotti plant-based a prezzi scontati per tutto il mese gennaio, incrinando lo stereotipo per cui un’insegna della grande distribuzione può vendere prodotti vegetariani ma non può prendere posizioni contro la carne. Con una filosofia simile ma una strategia inversa, Penny Market nell’estate del 2023 aveva lanciato in Germania una campagna di sensibilizzazione in cui mostrava i prezzi reali dei prodotti alimentari, alzandoli fino ad adeguarli ai danni ambientali della filiera. E i prezzi che aumentavano maggiormente erano quelli della carne, che raddoppiavano.
Dal suo debutto nel 2014, Veganuary ha registrato crescente popolarità nel mondo. Lo scorso anno, come si legge nel report della campagna, l’adesione è ulteriormente cresciuta, coinvolgendo settecentomila persone in duecentoventotto paesi, registrando almeno milleseicento lanci di prodotti e ricette vegani, e quasi settemila stories pubblicate con il 98% degli sperimentatori che si è detto pronto a consigliare a un amico di fare lo stesso. L’Italia, sostenuta per il quinto anno dall’associazione Essere Animali, si è classificata al quinto posto nel mondo per adesioni, con Milano terza città per numero di partecipanti, dopo Santiago e Londra.
Uno studio di Astraricerche e Unione Italiana Food rileva che nel 2023 ventidue milioni di italiani hanno ridotto il consumo di prodotti di origine animale e optato per il plant-based (cioè esclusivamente da ingredienti di origine vegetale), incrementando il consumo del 2,8% rispetto all’anno prima. La popolarità dell’alimentazione vegana nel nostro paese è evidenziata anche dal rapporto “Glovo Veganuary Trends 2024”, che quest’anno registra un aumento del 16% per gli ordini di cibo vegano: il doppio della media globale, con un picco tra settembre e novembre che rappresenta da solo il 30% del consumo annuale. Nella GDO, le linee vegane e vegetariane guadagnano spazio e un numero sempre più alto di brand alimentari introducono alternative plant-based ai prodotti tradizionali, come la crema vegetale spalmabile di Philadelphia o i burger vegani di Kioene. Anche la marca del distributore segue questa tendenza: durante l’ultima edizione di Marca by BolognaFiere, il 27% dei prodotti più innovativi selezionati dall’International Private Label Selection (IPLS) si focalizzava su benessere e salute, il 19% sulla sostenibilità e il 13% su un’offerta destinata a flexitariani e vegetariani.